INL: cir.2 – profili logistici, di coordinamento e di programmazione dell’attività di vigilanza
Pubblicato il 26 Gen 2017
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la circolare n. 2 del 25 gennaio 2017, fornisce – ai propri ispettori – le prime indicazioni operative circa i profili logistici, di coordinamento e di programmazione dell’attività di vigilanza.
Tali indicazioni, al fine di consentire l’adozione delle prime misure organizzative, potranno trovare applicazione a far data dal 1° febbraio 2017, fermo restando il perfezionamento dell’iter procedimentale relativo al citato decreto interministeriale di cui si provvederà a notiziare codesti Uffici.
Programmazione dell’attività ispettiva
Le funzioni di programmazione e di coordinamento di tutta l’attività ispettiva sono assicurate dalla competente struttura centrale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e, per quanto riguarda le singole realtà territoriali, dai Dirigenti delle diverse sedi dell’Ispettorato che, a tal fine, possono avvalersi del Coordinatore della vigilanza e dei “referenti” degli Istituti previdenziali.
Parallelamente al Coordinatore della vigilanza, gli Istituti provvedono infatti ad individuare uno o più “referenti” secondo i rispettivi ordinamenti (per l’INPS potranno pertanto coincidere con gli attuali RUO, mentre per l’INAIL con il personale, anche amministrativo, responsabile del coordinamento della vigilanza). Tali referenti saranno in numero adeguato a coprire ciascuna realtà territoriale e andranno comunicati sia alla Direzione centrale vigilanza, sia alla competente sede territoriale dell’Ispettorato.
Il coordinamento e l’uniformità delle soluzioni giuridiche adottate sono assicurate, oltre che dai Dirigenti dell’Ispettorato, dal Coordinatore della vigilanza, dai Responsabili di Area e – con riferimento alla vigilanza previdenziale e assicurativa – dai referenti della vigilanza INPS e INAIL, che condivideranno in apposite riunioni periodiche eventuali criticità riscontrate nell’esercizio dell’attività. Ferme restando le specificità della vigilanza assicurativa – nell’ambito della quale la liquidazione del verbale è rimessa alla competente sede dell’Istituto – eventuali problematiche interpretative potranno inoltre essere sottoposte alle valutazioni della sede centrale dell’Ispettorato o delle competenti sedi interregionali della stessa Agenzia. Al fine di una maggiore snellezza dell’azione ispettiva e delle relative procedure è pertanto da ritenersi superata, per tutto il personale ispettivo, la c.d. procedimentalizzazione già prevista dalla nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 12 giugno 2009, prot. n. 8716.
Si evidenzia che la fase di programmazione, di seguito indicata, dovrà evidentemente tenere conto delle richieste di intervento/segnalazioni comunque pervenute agli Istituti. Dette segnalazioni potranno rientrare nell’ambito della programmazione della vigilanza previdenziale o assicurativa ovvero, a seconda delle problematiche evidenziate, trasmesse al competente Ispettorato per essere inserite nella programmazione delle altre Aree.
Programmazione vigilanza previdenziale
Ferma restando ogni utile collaborazione fra le strutture centrali dell’Ispettorato e dell’Istituto, l’attività di vigilanza previdenziale va garantita attraverso uno stretto collegamento con le competenti sedi territoriali dell’INPS; ciò sia mediante una interlocuzione diretta tra i Dirigenti delle diverse Amministrazioni, sia mediante la figura del “referente” della vigilanza previdenziale (RUO), in raccordo con le Aree produttive dell’Istituto interessate dagli esiti della verbalizzazione.
Resta infatti ferma la necessità di garantire che l’attività ispettiva sia svolta in relazione ad obiettivi che l’Istituto provvede a selezionare attraverso una attività di intelligence – sia centrale che territoriale – che si avvale di numerose informazioni contenute nelle proprie banche dati nonché di richieste di intervento attinenti specificatamente la materia previdenziale. A tal proposito si segnala che è prossima alla sottoscrizione una convenzione tra Ispettorato e Istituti previdenziali avente ad oggetto, tra l’altro, l’accesso e l’utilizzo delle banche dati dei predetti Enti.
Ciò premesso – secondo le attuali procedure dell’Istituto – sulla base di tale attività di intelligence, il Direttore della competente sede dell’INPS, coadiuvato dal RUO, provvede all’assegnazione delle pratiche ispettive ai singoli funzionari tramite la procedura VG UNICO.
Nelle more della individuazione di diverse modalità procedurali – evidentemente collegate anche ad una evoluzione e cooperazione tra i sistemi informatici in uso al personale ispettivo – l’assegnazione delle pratiche – da effettuarsi su base plurisettimanale o mensile, sempre attraverso il sistema VG UNICO – dovrà essere preceduta da una fase di condivisione tra Dirigente dell’Istituto e Dirigente dell’Ispettorato.
La lista condivisa delle pratiche andrà quindi trasmessa dal Dirigente dell’Ispettorato o dal Coordinatore delegato, anche attraverso semplice e-mail, all’Istituto per procedere alla autorizzazione delle missioni, indicando i nominativi del personale ispettivo di provenienza ministeriale da affiancare al personale INPS in relazione agli accertamenti da effettuare.
In tale fase si dovrà infatti tenere conto dell’affiancamento – ove possibile – di un ispettore di provenienza ministeriale ad uno o più ispettori INPS – anche in relazione alla complessità degli accertamenti – con la finalità di consentire anche un incremento degli obiettivi da sottoporre a vigilanza previdenziale.
Di tali pratiche occorrerà inoltre tenere traccia nell’applicativo SGIL, sul quale si potrà intervenire accedendo ad apposite funzionalità in via di definizione, per la creazione di un data base delle imprese sottoposte a vigilanza previdenziale.
I fascicoli delle pratiche resteranno presso le sedi degli Istituti che trasmetteranno copia del relativo verbale alla competente sede dell’Ispettorato.
Programmazione vigilanza assicurativa
Non particolarmente diversa è l’attuale gestione delle pratiche ispettive relative alla vigilanza assicurativa, se non per la circostanza che l’assegnazione delle stesse avviene su base regionale.
In tal caso, pertanto, sarà il Dirigente dell’Ispettorato ubicato sul capoluogo di Regione a garantire lo svolgimento delle procedure sopra indicate.
Anche in tal caso la programmazione e lo smistamento delle pratiche potrà avvenire con cadenza mensile e il Dirigente o il Coordinatore delegato, nel condividere la lista delle pratiche con il referente regionale dell’INAIL, dovranno tenere conto della sede dell’impresa oggetto di accertamenti al fine della individuazione del personale di provenienza ministeriale da affiancare al personale dell’Istituto.
Il Dirigente o il Coordinatore delegato dovranno pertanto comunicare – sempre a mezzo email – agli altri Dirigenti o Coordinatori degli Ispettorati territoriali interessati la lista delle aziende per le quali viene iniziata una nuova verifica ispettiva, affinché questi ultimi individuino nominativamente l’ispettore che provvederà all’affiancamento.
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