Min.Lavoro: normativa in materia di sicurezza del lavoro nello svolgimento di attività di pesca subacquea professionale del corallo
La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza del Ministero del Lavoro, con interpello n. 12 del 29 dicembre 2015, ha fornito, al Associazione Italiana Sommozzatori Corallari (AISC) e all’Associazione Imprese Subacquee Italiane (AISI), un parere in merito alle regole, leggi, direttive e modalità operative da rispettare per il corretto svolgimento dell’attività di pesca del corallo.
La sintesi della risposta:
Sotto il profilo della valutazione dei rischi e delle relative misure di tutela da adottare da parte dei datori di lavoro, rientrando l’attività professionale della pesca del corallo nell’elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori di cui all’allegato XI del D.L.vo n. 81/2008, ne deriva che pur in assenza di una norma tecnica specifica per la pesca del corallo il datore di lavoro è in ogni caso tenuto ad adottare tutte le misure di tutela in grado di ridurre al minimo i rischi particolari per la salute e la sicurezza dei lavoratori connessi allo svolgimento dell’attività.
In riferimento a tale aspetto, la specifica norma tecnica UNI 11366, riguardante lo svolgimento di una diversa modalità lavoratoriva subacquea industriale, anche se non connotata da obbligatorietà può costituire un utile riferimento di buona regola a cui riferisi per ridurre il livello di rischio e per garantire la sicurezza operativa da parte delle barche appoggio ai pescatori subaquei impegnati nell’attività di pesca del corallo.
Fonte: Ministero del Lavoro