Min.Lavoro: cir. 2/2017 – Ammortizzatori Sociali in Deroga e azioni di politica attiva

ministero lavoro

La Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e degli incentivi all’occupazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato la circolare n. 2 del 31 gennaio 2017,  con la quale fornisce ulteriori chiarimenti in materia di ammortizzatori sociali in deroga, in particolare in riferimento a quanto stabilito al punto 2), Modalità applicative, lettera c della circolare n. 34 del 4 novembre 2016, in cui è stato definito che le azioni di  politica attiva del lavoro,finanziate con le risorse assegnate nella misura del 50%, debbano avere inizio entro il 2016.

Avvio delle azioni di politica attiva del lavoro

Considerato che solo in data 22.12.2016 è stato emanato un ulteriore decreto del Ministro del lavoro, di concerto con il Ministro dell’economia, con il quale sono state assegnate alle Regioni e Province Autonome ulteriori risorse, pari a 65 milioni di euro, per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, dato il breve lasso di tempo ed

al fine di consentire l’utilizzo anche delle risorse da ultimo assegnate, si stabilisce che il termine del 31.12.2016, di cui alla lettera c. del punto 2) delle circolare ministeriale n. 34 del 04.11.2016, è prorogato sino al 31 marzo 2017.

Il termine ultimo del 31 marzo 2017 si riferisce esclusivamente alle azioni di politica attiva del lavoro, fermo restando i termini già indicati nella richiamata circolare n. 34 del 04.11.2016 per la decretazione dei restanti provvedimenti.

Trattamento di mobilità in deroga

Al fine di fornire un definitivo chiarimento agli specifici quesiti posti sulla questione, si precisa che i trattamenti di mobilità in deroga possono seguire unicamente a precedenti trattamenti di mobilità in deroga e/o ordinari.

Detti trattamenti, quindi, non possono essere oggetto di decretazione da parte delle Regioni e Province Autonome qualora facciano seguito a precedenti trattamenti di disoccupazione quali ASpI, NASpI e ASDI.

 

 

Fonte: Ministero del Lavoro

 


 

 

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Autore: La Redazione

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