Questionario semiserio per la gestione dei lavoratori durante l’emergenza “Coronavirus”
A quasi una settimana dall’emergenza Coronavirus, né il Ministero del Lavoro, né, tantomeno, l’INPS, hanno fornito chiarimenti in merito alla gestione dei lavoratori durante l’emergenza “Coronavirus”. A titolo esemplificativo, questi alcuni quesiti che meriterebbero una risposta.
Per facilitare l’operato dei dirigenti delle rispettive amministrazioni, abbiamo previsto, per ogni quesito, una serie di risposte. Basterebbe che segnassero con una X la risposta giusta. Grazie e buon lavoro
Come vanno considerati i lavoratori che sono bloccati in quarantena negli undici Comuni indicati dal DPCM 23 febbraio 2020?
- Sono in ferie
- Sono in malattia
- Sono in permesso retribuito
- Sono in permesso non retribuito
- Altro ___________________________
Come vanno considerati i lavoratori che sono stati posti in “permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva” dal Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria (così come previsto dal DPCM 23 febbraio 2020)?
- Sono in ferie
- Sono in malattia
- Sono in permesso retribuito
- Sono in permesso non retribuito
- Altro ___________________________
La comunicazione di avvio del Lavoro Agile (c.d. smart-working) prevede, in caso di ritardo, una sanzione amministrativa (da 100 a 500 euro). In caso di attivazione d’urgenza, ai sensi dell’articolo 3 del DPCM 25 febbraio 2020, effettuata il giorno stesso dell’avvio della modalità “agile”, viene comunque applicata?
- Sì
- No
- Altro ___________________________
Qualora il lavoratore decida autonomamente e senza costrizione da parte del Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria, di mettersi in quarantena e non andare a lavorare, il datore di lavoro come si deve comportare?
- Considerare il periodo di assenza come ferie
- Considerare il periodo di assenza come permesso non retribuito
- Avviare una procedura disciplinare per assenza ingiustificata
- Altro ___________________________