OIL: Rapporto mondiale sui salari 2024-2025 in Italia e nel mondo
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha pubblicato, in data 24 marzo 2025, il “Rapporto mondiale sui salari 2024–25: Le tendenze dei salari e delle disuguaglianze salariali in Italia e nel mondo”.
Il Rapporto mondiale sui salari viene pubblicato con cadenza biennale dall’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). L’azione dell’OIL in materia di diseguaglianze salariali s’inserisce nel quadro dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Obiettivo 10) delle Nazioni Unite che mira a ridurre le disuguaglianze sia all’interno dei singoli paesi che a livello globale.
L’edizione 2024-25 del rapporto analizza le tendenze dei salari a livello globale, regionale e nazionale, aggiornando i dati sugli andamenti salariali negli anni 2023 e 2024 (Parte I); esaminando la situazione delle disuguaglianze salariali a livello globale, regionale e nazionale, così come l’evoluzione delle disuguaglianze salariali durante il primo quarto del XXI secolo (Parte II); e proponendo una serie di implicazioni riguardo l’adozione di politiche mirate ed efficaci per ridurre le disuguaglianze (Parte III). Il Rapporto evidenzia una ripresa nella crescita dei salari reali a livello globale a partire dal 2022. Nonostante questi segnali positivi, i salari reali di molti paesi non hanno tuttavia ancora recuperato la perdita di potere d’acquisto causata dalla crisi del costo della vita. Il Rapporto traccia una tendenza globale alla riduzione delle disuguaglianze salariali, con diminuzioni osservate dall’inizio degli anni 2000 in circa due terzi dei paesi analizzati. Le disparità retributive continuano a restare significative. Le lavoratrici sono particolarmente penalizzate in quanto continuano ad essere sovrarappresentate nei lavori a bassa retribuzione, con un divario salariale di genere persistente. Infine, l’analisi empirica mostra come i lavoratori autonomi, che rappresentano una quota rilevante della forza lavoro dei paesi a basso e medio reddito, siano spesso collocati nelle fasce di reddito più basse. La contabilizzazione di questa categoria di lavoratori produce una disuguaglianza complessiva più accentuata dei redditi da lavoro.
Partendo da un’analisi dettagliata dei dati raccolti per la predisposizione del Rapporto mondiale, questa nota analizza le tendenze salariali e delle diseguaglianze in Italia. Questi dati mostrano che i salari reali sono diminuiti nel 2022 e 2023, tornando a crescere solo nel 2024. Come nella maggior parte degli altri paesi, l’aumento registrato nell’ultimo anno non è stato tuttavia sufficiente a compensare le perdite subite durante il periodo di alta inflazione. Inoltre, a differenza della maggior parte dei paesi del G20, l’Italia si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008. In termini di diseguaglianze, l’Italia presenta un livello di disparità salariale inferiore alla media dei paesi ad alto reddito, con una maggiore disuguaglianza nella parte superiore della distribuzione salariale. In contrasto con la tendenza globale, la disuguaglia salariale media in Italia è tuttavia rimasta pressoché invariata durante il periodo 2006-2018 a causa della compensazione tra la riduzione delle diseguaglianze nella parte superiore e l’aumento tra quelle della fascia salariale più bassa.
Il Rapporto mondiale sui salari 2024–2025
Fonte: sito ilo.org