IPSOA QUOTIDIANO: Retribuzioni in contanti: sanzioni leggere per i datori di lavoro

approfondimento di Vitantonio Lippolis* – in collaborazione con  logo-ipsoa-quotidiano

I datori di lavoro che violano l’obbligo di tracciabilità del pagamento delle retribuzioni si vedranno applicare una sanzione calcolata in base al numero dei mesi nei quali si è protratto l’illecito, a prescindere dal numero di lavoratori coinvolti. Sono le indicazioni fornite dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro al personale ispettivo, con la nota n. 5828 del 4 luglio 2018. La violazione del divieto di pagamento in contanti delle retribuzioni comporta l’applicazione, a carico del trasgressore e dell’eventuale obbligato in solido, di una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 1.000 fino a 5.000 euro, non diffidabile. Come calcolarla? continua la lettura

 


* Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza.

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Autore: La Redazione

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