IPSOA QUOTIDIANO: Contratti a tempo determinato: come orientarsi nel labirinto delle nuove regole
approfondimento di Roberto Camera* – in collaborazione con
“Il 14 luglio 2018 è entrato in vigore il decreto Dignità (Decreto Legge n. 87/2018) che, tra le altre novità, ha apportato notevoli modifiche alle regole sui contratti a tempo determinato.
Vediamo, in maniera schematica, queste modifiche e l’impatto sui contratti in essere e sui contratti da stipulare.
Nuove regole per il contratto a termine
1) La durata massima dei contratti a tempo determinato, con uno stesso lavoratore, non può superare i 24 mesi.
- La presente regola può essere bypassata dai contratti collettivi applicati dall’azienda che possono prevedere una durata massima diversa. Ciò in quanto il decreto Dignità non ha modificato quanto previsto dall’articolo 19, comma 2, del Decreto legislativo 81/2015, che stabilisce espressamente che la durata massima è di 24 mesi “fatte salve le diverse disposizioni dei contratti collettivi”
- I 24 mesi devono essere calcolati sommando anche i periodi di missione nell’ambito di somministrazioni di lavoro a tempo determinato
- I 24 mesi riguardano lo svolgimento di mansioni di pari livello e categoria legale
- Dai 24 mesi sono escluse le attività stagionali
- Nei 24 mesi non sono sommabili i periodi di rapporto di lavoro a termine stipulati tra il lavoratore e le altre aziende che appartengono al medesimo gruppo imprenditoriale. “… continua la lettura
* Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza.