INPS: Osservatorio flussi di pensionamento – i primi tre mesi del 2024
L’INPS ha pubblicato l’Osservatorio con il monitoraggio dei flussi di pensionamento, con i dati sui trattamenti pensionistici liquidati alla data del 2 aprile 2024, con decorrenza nel 2023 e nei primi tre mesi del 2024, dalle seguenti gestioni:
- Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;
- coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
- artigiani;
- commercianti;
- Gestione Dipendenti Pubblici;
- parasubordinati;
- assegni sociali.
Per quanto riguarda i requisiti d’accesso alla pensione di vecchiaia, nel 2023 e nel 2024 l’età minima di accesso è di 67 anni, per entrambi i sessi e per i settori lavorativi dipendenti, privati e autonomi.
I requisiti della pensione anticipata sono 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne, e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall’età.
Ulteriori possibilità di uscita anticipata dal lavoro, sono:
- Quota 102, che permette il pensionamento anticipato a coloro che compiano almeno 64 anni di età e maturino almeno 38 anni di anzianità contributiva nel 2022;
- Quota 103, che anticipa il pensionamento per chi abbia compiuto 62 anni di età e maturato 41 di contributi entro il 31 dicembre 2023, e prorogata al 2024 con stessi requisiti ma calcolo della pensione interamente contributivo;
- Opzione donna, prorogata con requisiti molto più stringenti per il 2023 e per il 2024.
Persistono i canali di uscita più favorevoli per i lavoratori precoci e per gli addetti a mansioni gravose e a lavori usuranti.
In tutte le gestioni, ad eccezione degli assegni sociali, si registra un numero più basso di liquidazioni di pensioni nei tre mesi del 2024 rispetto ai corrispondenti mesi del 2023.
Il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nei primi tre mesi del 2024 è diminuito di sei punti percentuali rispetto al precedente anno, risultando pari al 18%.
Le pensioni anticipate rispetto a quelle di vecchiaia per il totale delle gestioni risultano più alte nei primi tre mesi del 2024 rispetto al 2023, salendo al 18% in più rispetto a quelle di vecchiaia.
La percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nei primi tre mesi del 2024 un valore inferiore a quello del 2023, attestandosi al 110% (118% nel 2023).
Pensioni decorrenti nel 2023 e nel primo trimestre 2024 – Rilevazione al 2 aprile 2024
Fonte: INPS
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