INPS: oneri di riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia – passaggio ai pagamenti con SDD a importo prefissato
L’Inps ha emanato il messaggio n. 158 del 15 gennaio 2016, con il quale comunica che dal 1° febbraio 2016 il sistema di pagamento con RID (Rapporto Interbancario Diretto) a importo prefissato – uno degli strumenti utilizzati per pagare all’INPS gli oneri per riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia – sarà sostituito dal nuovo sistema di pagamento SDD (SEPA Direct Debit – Addebito Diretto SEPA) a importo prefissato, introdotto nel sistema bancario italiano per effetto del Regolamento UE n. 260/2012, del Provvedimento applicativo della Banca d’Italia del 22 febbraio 2013 e di una recente Circolare dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) n. 19 del 2 dicembre 2015.
Le deleghe alla banca o a Poste Italiane per i pagamenti con RID a importo prefissato restano valide anche per i pagamenti con SDD a importo prefissato. Non è pertanto necessario sottoscrivere una nuova autorizzazione per avvalersi del nuovo strumento di pagamento.
L’Istituto, inoltre, precisa che, scegliendo l’SDD a importo prefissato, il debitore – come con il RID – rinuncia alla facoltà di esercitare il diritto al rimborso di operazioni autorizzate entro il termine di 8 settimane dalla data di addebito, conservando però il diritto a revocare l’operazione fino al giorno della data in cui il pagamento è dovuto e il diritto a chiedere il rimborso di operazioni non autorizzate entro 13 mesi dal loro addebito.
Nel caso in cui l’assicurato non voglia proseguire i pagamenti all’INPS mediante l’SDD a importo prefissato, egli potrà versare quanto dovuto, senza soluzione di continuità, attraverso gli altri strumenti a disposizione: MAV, POS virtuale, Reti Amiche.
Sarà inviata, a breve, in modalità automatizzata una lettera informativa, sulle novità in argomento, agli assicurati per i quali risultino attivi addebiti diretti RID per il pagamento di oneri per riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia.
Fonte: Inps
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