RLS: “Paralisi” della Commissione Interpelli sulla Sicurezza – appello al presidente della Repubblica
Alcuni rappresentanti della sicurezza sul lavoro (RLS), del settore ferroviario, hanno sottoscritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per segnalare la paralisi istituzionale della Commissione Interpelli in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di cui all’art. 12 del decreto legislativo n. 81/2008.
Questo il testo della lettera:
“Egregio Presidente,
Le scriviamo nella nostra qualità di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza del settore ferroviario per segnalarLe una situazione che vede la paralisi della Commissione per gli Interpelli di cui all’articolo 12 del Decreto Legislativo 81/2008, meglio noto come Testo Unico sulla sicurezza del lavoro.
Come certamente saprà questo organismo, istituito presso il ministero del lavoro e composto da rappresentanti dello stesso ministero, di quello della della Salute nonché delle Regioni, svolge la delicatissima funzione di fornire agli Organismi di Vigilanza, Ispettori ALS e Ispettori del lavoro, indicazioni ed interpretazioni univoche su scala nazionale per l’applicazione omogenea delle leggi in materia di salute e sicurezza del lavoro.
Orbene, per motivi non meglio specificati, la Commissione pur avendo una grande mole di lavoro non si riunisce da circa sei mesi. Ciò sembrerebbe legato all’adozione del cosiddetto Jobs act ed all’istituzione del nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro il quale avrebbe assorbito tutto il personale già dipendente del Ministero del lavoro, titolare per legge a presiedere e gestire la Commissione Interpelli, il quale, con un approccio freddamente burocratico, ad oggi non avrebbe né prorogato gli incarichi ai membri precedenti né nominato i nuovi componenti.
Insomma la causa di quello che a noi pare una sorta di ‘pasticcio burocratico’ risiederebbe, in origine nella mancata previsione, da parte degli estensori della riforma, degli effetti pratici sui vari istituti giuridici già esistente e, successivamente, nel mancato intervento correttivo da parte dei vertici del ministero del lavoro nel prospettare ed adottare soluzioni, organizzative o normative, alle distorsioni prodotte dalle nuove norme.
Il nostro interesse al pieno funzionamento di questo Organismo non è limitato alla sola pratica “dell’Interpello” che ci riguarda da vicino – già istruita ed in via di definizione – sulla spinosa ed urgente questione del micidiale pedale a Uomo Morto in via di reintroduzione sui treni ma, come lavoratori, RLS e cittadini – anche al suo buon funzionamento ed a quello della macchina amministrativa in generale.
Possiamo inoltre ipotizzare un analogo interesse alla ripresa delle attività della Commissione da parte delle Regioni, dei Sindacati, delle imprese e degli Ordini professionali, tutti soggetti legittimati a rivolgersi alla Commissione, presso la quale in effetti hanno depositato numerosi Interpelli rimasti inevasi.
Non vi è alcun bisogno di sottolineare l’importanza del lavoro già svolto e della funzione di questa Commissione quale elemento centrale dell’attività istituzionale in tema di tutela della salute e della sicurezza del lavoro attraverso la corretta applicazione del D.Lgs. 81/08, in relazione alla concreta attività di vigilanza sul territorio.
Per questa ragione ci rivolgiamo a Lei, non prima di aver chiesto e sollecitato delle informazioni in merito ai responsabili del ministero del Lavoro, rimaste purtroppo senza alcun riscontro.
Poiché riteniamo l’organicità delle leggi e la tutela delle salute e sicurezza dei lavoratori temi e valori di rango costituzionale, siamo fiduciosi in un suo autorevole intervento quale garante della nostra Carta fondamentale su un tema così rilevante e di stringente attualità.
Infatti, pur consapevoli che il Capo dello Stato non dispone di alcuno strumento diretto di intervento sugli altri Organi dello Stato nell’esercizio delle competenze ad essi assegnate dall’ordinamento, riteniamo tuttavia, che trattandosi della paralisi di una importante funzione istituzionale, vi sia – nell’ambito delle prerogative del Presidente e nei modi e nei tempi che Ella riterrà opportuni – la possibilità di un Suo legittimo interessamento, finalizzato a ripristinare al più presto l’operatività della Commissione.
Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, settore ferroviario”