Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: Il divieto di licenziamento per pandemia affossa l’economia
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato un approfondimento con il quale prende in esame diversi strumenti alternativi ai licenziamenti – dai contratti di solidarietà a quelli di prossimità, dal part-time allo smart working – distinguendo le aziende che possono ancora ricorrere agli ammortizzatori sociali emergenziali da quelle che, invece, non hanno più questa possibilità avendo già esaurito il periodo massimo di settimane previsto dalla legge.
Nell’intricata e cospicua produzione normativa legata all’emergenza Covid-19, uno dei temi più discussi è quello del divieto dei licenziamenti per ragioni economiche. Una disposizione che di fatto sospende la potestà decisionale e organizzativa del datore di lavoro, limitando fortemente la libertà d’impresa.
Dopo un iniziale periodo di divieto fissato in sessanta giorni, la norma è stata estesa fino al 17 agosto 2020, perdendo così i connotati di straordinarietà ed estemporaneità e avvalorando la diffusa tesi di incompatibilità con gli articoli 41 e 38 della Costituzione.
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Fonte: Fondazione Studi Consulenti del Lavoro