Dottrina Per il Lavoro: Quota 100 – possibile copertura di periodi non contribuiti

dottrina-lavoro-new-bluea cura di Roberto Camera*

 

Nella bozza di decreto attuativo della Riforma delle Pensioni (c.d. Quota 100) – attualmente in discussione in Parlamento – è presente una disposizione che prevede la possibilità di coprire i “buchi” contributivi. Queste le regole previste dall’articolo 20 (Pace contributiva).

Per il triennio 2019/2021 gli iscritti alla gestione ordinaria e alla gestione separata dell’Inps (sono escluse le casse professionali), privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (soggetti che non hanno alcun versamento contributo prima del 31 dicembre 1995), hanno facoltà di riscattare eventuali «buchi contributivi» dal 1° gennaio 1996.

Il riscatto può riguardare un periodo non superiore a 5 anni, anche non continuativi.

La facoltà del riscatto è esercitata a domanda dell’interessato. Per il calcolo dell’importo relativo al riscatto si utilizzano gli stessi criteri previsti per il riscatto della laurea. Il pagamento può avvenire con due modalità:

  1. unica soluzione,
  2. in 60 rate mensili, ciascuna di pari importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interesse per la rateizzazione.

Il costo è detraibile per il 50% dall’Irpef, in 5 rate annuali.

L’eventuale e successiva acquisizione di anzianità assicurativa antecedente al 1° gennaio 1996, determina l’annullamento d’ufficio del riscatto già effettuato, con conseguente restituzione dei contributi.

 


* Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza

Roberto Camera

Autore: Roberto Camera

Esperto di diritto del Lavoro, relatore in corsi di formazione e aggiornamento professionale in materia di lavoro e ideatore del sito Dottrina Per il Lavoro (ex DPLModena) - @CameraRoberto

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