Dottrina Per il Lavoro: obbligo assicurativo a copertura di danni da calamità naturali
La Legge di Bilancio per l’anno 2024 (Legge n. 213/2023) ha previsto, all’articolo 1, commi da 101 a 111, l’obbligo per le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.
La polizza assicurativa deve prevedere un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15% del danno e l’applicazione di premi proporzionali al rischio.
L’obbligo non si applica alle:
- imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione;
- imprese agricole, di cui all’articolo 2135 del codice civile, per le quali resta fermo quanto stabilito dall’articolo 1, commi 515 e ss, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.
Beni da assicurare
L’obbligo riguarderà le seguenti immobilizzazioni materiali, di cui all’articolo 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3) del codice civile:
- terreni e fabbricati;
- impianti e macchinari;
- attrezzature industriali e commerciali.
Eventi
Per eventi da assicurare si intendono:
- sismi;
- alluvioni;
- frane;
- inondazioni;
- esondazioni.
Sanzioni
Dell’inadempimento all’obbligo assicurativo lo Stato ne terrà conto per l’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
Inoltre, in caso di accertamento di violazione o elusione dell’obbligo a contrarre, anche in sede di rinnovo, l’IVASS provvede a irrogare una sanzione amministrativa da 100.000 a 500.000 di euro.