Cassazione: licenziamento disciplinare e diritto a difesa del dirigente
Con sentenza n. 15204/2017, la Corte di Cassazione ha affermato che le garanzie procedimentali, previste dall’art. 7 della legge n. 300/1970, sono indirizzate verso la generalità dei lavoratori subordinati, senza alcuna distinzione circa la loro posizione apicale. I dirigenti di azienda sono, a tutti gli effetti, lavoratori subordinati ai quali si applicano le norme previste dal libro V del codice civile e dalle leggi speciali.
La constatazione che il dirigente è una sorta di “alter ego ” della proprietà, con uno spiccato livello fiduciario, aumenta la responsabilità dello stesso sotto l’aspetto della diligenza e della fedeltà, ma ciò non può portare alla eliminazione del diritto di difesa a fronte di una contestazione disciplinare che porta al licenziamento.
Di conseguenza, senza le garanzie previste dai commi 2 e 3 dell’art. 7, il licenziamento, essendo privo di giustificazioni, genererà l’indennità risarcitoria prevista dal contratto collettivo dei dirigenti.