Cassazione: licenziamento per “soppressione del posto di lavoro” ed elementi di prova
La Cassazione, con sentenza n. 22696 del 24 ottobre 2014, ha affermato la illegittimità di un licenziamento comminato per “soppressione del posto di lavoro” quando l’azienda continua ad operare utilizzando altri soggetti nella medesima posizione lavorativa.
Nello specifico, i giudici della Suprema Corte hanno evidenziato che il licenziamento intimato in ragione di una ristrutturazione resasi necessaria a causa del costante peggioramento della situazione economica societaria e della sensibile diminuzione delle commesse degli ultimi anni finanziari, era da considerare sproporzionato in quanto dai dati rilevati non era stato dimostrato alcun calo del fatturato o altro elemento che evidenziava la effettiva soppressione del posto di lavoro.