Cassazione: clausola elastica illegittima nel part-time e risarcimento del danno
Con sentenza n. 6900/2018, la Corte di Cassazione ha affermato che la illegittimità di una clausola elastica inserita in un rapporto a tempo parziale con violazione del principio secondo il quale occorre indicare nel contratto la dislocazione oraria della prestazione, con la possibilità del datore di chiedere, ad libitum, un maggior numero di ore lavorate, crea sempre un danno con possibile richiesta di un risarcimento anche se la prestazione, pur disponibile, non è stata effettivamente erogata.
La misura del risarcimento può essere liquidata in via equitativa, fermo restando che il datore, con onere a proprio carico, può sempre produrre una prova liberatoria finalizzata a dimostrare l’assenza di pregiudizio per il lavoratore.