Articolo: Superamento del periodo di comporto: istruzioni probatorie contrarie
approfondimento di Alessia La Mendola – Funzionario dell’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Monza e Brianza
Estratto dal n. 40/2018 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“In materia di diritto alla malattia del lavoratore e licenziamento per superato limite del periodo di comporto, una notevole rilevanza assume l’ordinanza della Corte di cassazione, sezione lavoro n. 21262/2018, ove, secondo gli ermellini, “incombe sul lavoratore l’onere di dimostrare che la decorrenza del periodo di comporto non si è verificata allegando certificati medici, dai quali si evinca la riconducibilità dello stato di malattia a cause che consentano l’esclusione delle assenze di malattia dal periodo di comporto, come l’infortunio sul lavoro, risultando irrilevante sindacare il soggetto sul quale imporre l’onere della prova in sede di legittimità, tranne che per vizio di motivazione della sentenza impugnata, che nella fattispecie non sussiste”.
Prima di riassumere la vicenda sottesa alla summenzionata decisione, e richiamare le motivazioni dei giudici di legittimità nella sentenza n. 21262/2018, al fine di un’esauriente trattazione dell’argomento in esame, occorre analizzare l’istituto della malattia e il licenziamento per superamento del periodo di comporto alla luce delle novità del Jobs Act, nonché gli orientamenti giurisprudenziali in merito.”…continua la lettura