Articolo: Smart working: i passaggi per renderlo strutturale in azienda
approfondimento di Roberto Camera – ideatore e curatore del sito Dottrinalavoro.it
Estratto dal n. 30/2020 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Nei mesi di lockdown abbiamo imparato ad apprezzare il lavoro agile, che ha permesso a molte aziende di continuare l’attività produttiva attraverso il lavoro da remoto di migliaia di lavoratori.
Con la fine del periodo emergenziale, tra le poche cose positive, rimarrà questa esperienza e, in molti casi, ci sarà un mantenimento, anche se in misura ridotta, di questa modalità di gestione flessibile del lavoratore.
Per quanto i princìpi di utilizzo del lavoro agile, el periodo appena trascorso, siano stati i medesimi di quelli previsti ordinariamente, il legislatore ha alleggerito alcuni adempimenti, definendo “semplificato” lo smart working emergenziale. Infatti, lo smart working non è una novità, né, tantomeno, è nato durante la pandemia, ma durante questa fase è stato scoperto da molte aziende che ne hanno apprezzato la flessibilità di utilizzo.
Ora nasce l’esigenza di rivedere le regole del gioco e ricondurle a quelle che sono le modalità ordinarie, affinché il lavoro da remoto possa continuare con le caratteristiche abituali.
Ricordo che il legislatore, nel periodo emergenziale, ha previsto una serie di agevolazioni all’uso del lavoro agile che possiamo così sintetizzare: ”…continua la lettura