Articolo: Reddito di Cittadinanza: i rischi per i lavoratori “in nero” e per chi li utilizza

approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente 

 

“I controlli sui percettori del reddito di cittadinanza sono sempre più rigorosi e gli stessi “media” ci danno, a cadenza giornaliera, i risultati di controlli posti in essere dagli ispettori del lavoro e degli Enti previdenziali, dai Carabinieri anche dei nuclei presso gli Ispettorati, e della Guardia di Finanza.

Gli indirizzi amministrativi espressi sia dall’INPS con la circolare n. 43/2019, che dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro tendono, sempre più, a portare in evidenza situazioni di palese violazione della norma la quale collega a tali comportamenti anche conseguenze sul piano penale.

L’accesso dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, postulato dall’art. 7, comma 15 ter, alle banche dati gestite dall’INPS rappresenta, sul piano operativo, la palese testimonianza del fatto che si intendono colpire le palesi violazioni del dettato normativo. La piattaforma predisposta dall’Istituto consente agli ispettori di accedere ad una serie di dati relativi alla percezione del reddito di cittadinanza, necessari anche in un’ottica di accertamento degli specifici reati ravvisabili nel corso degli accessi ispettivi. ”

 

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Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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