Articolo: Rapporto di lavoro – gli interventi della contrattazione aziendale
approfondimento di Roberto Camera
Estratto dal n. 37/2015 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Con l’introduzione del decreto legislativo n. 81/2015, dal 25 giugno 2015 è operativo un Testo Unico contenente tutte le tipologie contrattuali di lavoro presenti e stipulabili nello Stato italiano.
Grazie a questa disposizione, un’unica legge disciplina la flessibilità in entrata, realizzando una semplificazione di non poco conto.
Tra le novità contenute nel decreto, non è da sottovalutare quanto affermato all’articolo 51, denominato «Norme di rinvio ai contratti collettivi». Detto articolo stabilisce che «Salvo diversa previsione, ai fini del presente decreto, per contratti collettivi si intendono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria».
La disposizione sta a significare che laddove il legislatore ha scritto «contratti collettivi», vada interpretato anche come contratti collettivi di secondo livello (territoriale o aziendale).
In considerazione di ciò, vediamo quali sono gli interventi che la contrattazione collettiva aziendale (azienda e sindacati dei lavoratori) può effettuare in autonomia per modificare alcune “regole del gioco”, previste dal decreto legislativo n. 81/2015….continua la lettura“