Articolo: Misure per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente
“Quasi non bastassero gli istituti agevolativi finalizzati a favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, il Legislatore, attraverso l’art. 49-bis del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni nella legge 28 giugno 2019, n. 58 (S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 29 giugno 2019), ne ha ipotizzato un altro. Si continua nella “moda” di aggiungere altre agevolazioni a quelle già esistenti, in un quadro sempre più disomogeneo e particolare che richiede adempimenti amministrativi e rispetto di norme interne e comunitarie sempre più cogenti e, al contempo, ci si dimentica di dare piena attuazione a quelli già esistenti. Mi riferisco, senza andare lontano:
- Al D.M. “concertato” tra il Ministro del Lavoro e quello dell’Economia che, richiesto dall’art. 1, comma 3, del D.L. n. 87/2018, finalizzato alla fruizione degli incentivi per il 2019 e 2020 per chi assume giovani di età compresa tra i 30 ed i 35 anni al primo rapporto a tempo indeterminato, che doveva uscire entro l’11 settembre 2018 e che non è stato ancora emanato, bloccando “di fatto” i benefici;
- Al “bonus eccellenze” in favore delle aziende che assumono giovani laureati, con il massimo dei voti, entro il 30 giugno 2019 e che non è stato “sbloccato” mancando la circolare operativa dell’INPS (le assunzioni debbono essere effettuate entro il prossimo 31 dicembre);
- Ai provvedimenti attuativi per l’inserimento lavorativo, incentivato con benefici, dei soggetti titolari del reddito di cittadinanza (art. 8 del D.L. n. 4/2019) che ancora non sono operativi.
Ma cosa dice quest’ultimo provvedimento? ”
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