Articolo: La fine delle collaborazioni a progetto
articolo di approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente
“Lungamente annunciata dai “media” come un possibile “sfoltimento” della giungla contrattuale, la fine dei contratti di collaborazione a progetto si è materializzata nella seduta del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio 2015 che, in prima lettura (ma prima della definitiva stesura occorrerà attendere il passaggio alle competenti Commissioni parlamentari), ha dato il via allo schema di decreto legislativo di riordino dei contratti di lavoro e del mutamento delle mansioni.
Stando ai tempi legati alla trasmissione del provvedimento ed all’attività delle Camere, il Decreto Legislativo dovrebbe entrare in vigore nella seconda quindicina del mese di aprile.
La riflessione che segue prende lo spunto da quanto affermato negli articoli 47, 48 e 49.
La data limite per la maggior parte delle collaborazioni viene fissata al 1 gennaio 2016: da quel giorno a tutti i rapporti di collaborazione che si concretizzano in prestazioni esclusivamente personali, continuative, ripetitive e le cui modalità di esecuzione, anche con riguardo ai tempi ed al luogo di lavoro, sono organizzate dal committente, si applica la disciplina tipica del rapporto di lavoro subordinato. Questo afferma il comma 1 che, giustamente pone l’accento sul comportamento fattivo del committente che, a fronte di una prestazione continuativa e ripetitiva, la organizza, stabilendo una serie di situazioni operative che non possono far altro che pensare ad una attività di natura subordinata….continua la lettura”