Articolo: Io Lavoro: incentivo all’assunzione di giovani e disoccupati

approfondimento di Eufranio Massi – esperto di Diritto del Lavoro

 

Estratto dal n. 10/2020 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)

Vuoi abbonarti a Diritto & Pratica del Lavoro? Solo per i lettori del sito c’è uno sconto del 10%, basta inserire questo Codice Sconto: 00718-773110 – Scarica un numero omaggio

 

Diritto_pratica_lavoro“L’Anpal, approfittando della disponibilità di fondi sociali europei, ha aggiunto al vasto, variegato (e scoordinato) panorama degli incentivi all’occupazione presenti nel nostro Paese, una ulteriore agevolazione, non strutturale, in quanto limitata soltanto al 2020, che, per una serie di passaggi amministrativi, riecheggia provvedimenti già emanati, in passato, dal legislatore. “IO Lavoro” è il nome prescelto frutto di una abbreviazione di “IncentivO Lavoro”: esso va ad aggiungersi ad altri benefici che riguardano, essenzialmente, la stessa fascia di età, ossia i giovani. Ci si riferisce a quelli relativi all’apprendistato, ai commi 100 e seguenti, art. 1, legge n. 205/2017 che, ora, ricomprende, vista la diversa formulazione, anche l’agevolazione già prevista dall’art. 3-bis, D.L. n. 87/2018, al “Bonus Sud”, all’incentivo per i laureati eccellenti, che si aggiungono alle provvidenze di “Garanzia Giovani” già in essere negli anni passati.

Ovviamente, il panorama non è limitato soltanto a questi: ve ne sono altri che riguardano la ricollocazione dei lavoratori in integrazione salariale straordinaria, le donne prive di occupazione e gli “over 50”, i portatori di handicap, i detenuti: in tale quadro si inseriscono anche i benefici previsti, in ogni Regione o Provincia Autonoma, in favore di determinate fasce di lavoratori ove l’attenzione per i giovani è sempre preminente.

Si tratta di una elencazione non esaustiva che, però, presenta una caratteristica costante: il nostro Legislatore ed anche gli organi amministrativi come l’Anpal non hanno una visione completa della efficacia delle agevolazioni legate alle assunzioni
che si perdono in mille rivoli, che sono sottoposte ad una serie di passaggi burocratici che spesso ne rallentano l’efficacia e che sono, fatte salve le eccezioni relative all’apprendistato professionalizzante, ad una serie di condizioni richiamate dalla normativa comunitaria (”de minimis”, ma non solo), nazionale (art. 1, comma 1175, legge n. 296/2006, art. 31, D.Lgs. n. 150/2015) ed amministrativa (circolari Inps che, spesso, tendono a restringere i passaggi applicativi).

Questa breve premessa si è resa necessaria per ben comprendere in quale contesto si cala il Decreto direttoriale Anpal n. 52 dell’11 febbraio 2020. ”…continua la lettura

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

Condividi questo articolo su