Articolo: Ingresso per lavoro dei cittadini extracomunitari: cosa cambia
approfondimento di Eufranio Massi – esperto in diritto del Lavoro
Estratto dal n. 42/2024 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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Con il D.L. 11 ottobre 2024, n. 145, il Governo ha emanato una serie di disposizioni concernenti l’ingresso in Italia di cittadini extracomunitari, la tutela e l’assistenza alle vittime di caporalato, la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale, nonché le modifiche alle procedure.
Gran parte delle nuove norme intervengono sul D.Lgs. n. 286/1998, modificandolo in alcuni punti essenziali: il provvedimento intende “governare”, innanzitutto, le 165.000 quote di ingresso già previste per il 2025 dal piano triennale e, al contempo, un discreto numero di quote aggiuntive previste nel decreto-legge in commento.
La materia del lavoro dei cittadini extracomunitari legati ai flussi di ingresso è stata, da sempre, per una serie di motivi, molto “scottante” (in quanto legata anche a fenomeni malavitosi interni ed esterni al nostro Paese): la semplificazione della normativa ed il controllo sui flussi sono stati, sempre, obiettivi di ogni Esecutivo ma, la farraginosità delle procedure ed i “buchi” nelle stesse che coinvolgono, contemporaneamente, diversi apparati dello Stato, hanno reso difficoltosa ogni forma di controllo.
In questa breve riflessione sono analizzate le nuove disposizioni che regoleranno l’ingresso dei cittadini extracomunitari per motivi di lavoro e le questioni relative alla assistenza delle vittime del caporalato, un fenomeno che sempre più allinea in molti settori della nostra economia (edilizia, agricoltura, logistica, ecc.). … continua la lettura