Articolo: In attesa del lavoro agile: parliamo di… telelavoro
approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente
“Il 9 febbraio 2017 è scaduto il termine per presentare, in Commissione Lavoro alla Camera, gli emendamenti al testo, già approvato al Senato, sul lavoro autonomo e sul c.d. “smart working”: 250 è il numero complessivo (he, probabilmente, si ridurrà prima del passaggio nell’aula della Camera previsto per il mese di marzo. Quasi sicuramente, i tempi sono destinati ad allungarsi con (almeno) un terzo passaggio parlamentare al Senato: il tutto potrebbe rendere problematica l’approvazione soprattutto se si dovesse scontrare con lo scioglimento anticipato del Parlamento.
Ma cosa è il lavoro agile?
Una risposta viene fornita dalla relazione di accompagnamento al disegno di legge che lo definisce come una “modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, svolto parzialmente all’interno dell’impresa e, parzialmente, fuori, nel rispetto degli orari contrattuali con la previsione dell’assenza di una postazione fissa durante i periodi di attività svolti in esterno. Il trattamento economico e normativo non può essere complessivamente inferiore a quello dei lavoratori che, all’interno dell’impresa, svolgono le stesse mansioni ed i lavoratori, come detto chiaramente nella legge n. 208/2015 e nel Decreto Interministeriale applicativo Lavoro-Economia sono, potenzialmente destinatari, dei premi legati alla produttività. L’accordo tra datore di lavoro e lavoratore va sottoscritto, a pena di nullità, e può riguardare sia un contratto a termine che uno a tempo indeterminato, con possibilità di recesso anticipato con preavviso non inferiore a trenta giorni.
Una particolare attenzione viene, poi, dedicata sia alla protezione dei dati che alla sicurezza sul lavoro.”….continua la lettura“