Articolo: Illecita interposizione, somministrazione fraudolenta e reazione degli organi ispettivi
approfondimento di Andrea Rapacciuolo – Ispettore del lavoro in Milano e Gian Luca Bongiovanni – Consulente del lavoro
Estratto dal n. 42/2019 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“La dissociazione del rapporto datore/lavoratore
Il persistere della crisi economica e dell’assenza di politiche capaci di condurre l’economia nazionale verso una crescita soddisfacente, porta con sé una costante ricerca, da parte dei soggetti economici, di soluzioni efficaci per ottenere i profitti desiderati; l’economia classica ci insegna che ciò si dovrebbe tradurre in investimenti per l’innovazione e in maggiore efficienza dei fattori produttivi, ma spesso si verifica un mero contenimento del costo del lavoro decentrando i processi aziendali o realizzando forme di flessibilità nell’utilizzo della manodopera.
In particolare, quest’ultimo è un tema sociale ed economico di attualità caratterizzato da fenomeni che si pongono anche oltre il confine del lecito, interponendo un soggetto terzo fra il datore di lavoro effettivo e il prestatore dell’opera con la finalità di realizzare una sorta di scudo per occultare gli effetti del rapporto di lavoro in termini di titolarità e responsabilità.
Cionondimeno si deve ricordare che il diritto prevede alcune fattispecie di interposizione assolutamente lecite: l’appalto, il distacco e la somministrazione autorizzata rappresentano le uniche tre ipotesi espressamente previste e disciplinate dal nostro ordinamento per mezzo delle quali si può verificare una dissociazione fra il datore di lavoro titolare e il soggetto utilizzatore / fruitore della prestazione lavorativa.
La dissociazione in argomento realizzata per mezzo di strumenti che non rispettano i requisiti richiesti dalle norme vigenti danno origine ad operazioni quali la somministrazione di manodopera illecita e/o fraudolenta; le pesanti sanzioni, anche di natura penale, previste in questi casi costituiscono un grave rischio alla sopravvivenza dei piccoli imprenditori poco informati o attratti da sostanziose riduzioni di costo: in questo senso, un’ulteriore opera di informazione su questo tema, senza dubbio complesso e articolato, è quantomeno opportuna. ”…continua la lettura