Articolo: Disposizioni in materia di lavoro tra questioni risolte e nuove criticità
approfondimento di Eufranio Massi – esperto in diritto del Lavoro
Estratto dal n. 3/2025 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“La legge 13 dicembre 2024, n. 203, contenente disposizioni in materia di lavoro, è da tempo stata ridenominata “Collegato Lavoro alla Legge di Bilancio 2025”: non ci si trova, assolutamente, davanti ad una riforma del mercato del lavoro ma a singoli interventi, richiesti, in via principale dalle aziende e dagli Ordini dei professionisti che li assistono, su alcune tipologie contrattuali e istituti, finalizzati a correggere impostazioni frutto delle precedenti normative e degli indirizzi che si andavano costituendo sulla scorta di decisioni della Corte di Cassazione (è il caso, della interpretazione autentica relativa ai contratti stagionali).
Si tratta di interventi che, in alcuni casi, seppur ponderati a seguito di forti riflessioni, non risolvono completamente le questioni aperte e rischiano di far aumentare il contenzioso come nel caso di alcuni incisi non proprio felici presenti, ad esempio, nella definizione della durata del periodo di prova nei contratti a tempo determinato.
Fatta questa breve premessa, è opportuno entrare nel merito delle singole questioni iniziando l’esame dalle tipologie contrattuali che hanno subito modifiche e proseguendo sulle novità relative alle dimissioni, alle integrazioni salariali ed al lavoro agile, sull’intervento in materia di sicurezza del lavoro. Non ritengo, al momento, opportuno soffermarsi sulle rateizzazioni dei contributi e premi nei confronti degli Istituti previdenziali e sugli accertamenti “da remoto” dell’Inps, atteso che mancano le indicazioni specifiche demandate da un Decreto del Ministro del Lavoro e a note chiarificatrici dell’Inps. … continua la lettura“