Articolo: Disciplina dei licenziamenti fra riforme e interventi di Consulta e Cassazione
approfondimento di Eufranio Massi – esperto di diritto del Lavoro
Estratto dal n. 1/2023 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“La tutela reale in materia di licenziamenti individuali per i lavoratori dipendenti dalle imprese dimensionate oltre le quindici unità è stata oggetto di profonde modifiche normative nell’ultimo decennio, intervenute sia con la legge n. 92/2012 che con il D.Lgs. n. 23/2015 e, da ultimo, con il D.Lgs. n. 104/2022 che ha introdotto un rito specifico per il licenziamento ritorsivo nei casi di violazione dei diritti riconosciuti dallo stesso Decreto Trasparenza e dal D.Lgs. n. 152/1997 e s.m.i.
Gli interventi correttivi della Corte costituzionale e quelli giurisprudenziali di legittimità hanno ampliato le tutele nei confronti dei dipendenti colpiti da licenziamento illegittimo per giustificato motivo oggettivo o per motivo disciplinare. In tale quadro normativo, c’è da osservare come, per le piccole aziende, con un numero di dipendenti inferiore alle sedici unità, la normativa sia rimasta, sostanzialmente, la medesima (fatto salvo l’intervento operato dal D.Lgs. n. 23/2015) sulla indennità di natura risarcitoria, pur se, di recente, la Corte costituzionale, con la sentenza 22 luglio 2022, n. 183, pur ritenendo inammissibile la questione prospettata per «ineludibili valutazioni discrezionali che, proprio perché investono il rapporto tra mezzi e fine, non possono competerle», ha invitato il Parlamento a rivedere la disciplina, prospettando, in caso di inottemperanza, un proprio intervento pur all’interno dei limiti posti dalle norme esistenti. .…” Leggi l’articolo