Articolo: Diffida accertativa e decorrenza della prescrizione per i crediti di lavoro
approfondimento di Vitantonio Lippolis – Responsabile del processo vigilanza presso l’Ispettorato territoriale del lavoro di Modena
Estratto dal n. 6/2020 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Per l’adozione del provvedimento di diffida accertativa il personale ispettivo dovrà valutare soltanto i crediti da lavoro oggettivamente non prescritti nel termine quinquennale decorrente dal momento in cui il diritto poteva essere fatto valere.
È quanto prevedono le indicazioni operative divulgate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro per mezzo della nota n. 595 del 23 gennaio 2020. Alla luce di questi chiarimenti, vediamo quali sono i presupposti ed i contenuti di questo importante provvedimento di pertinenza degli ispettori del lavoro.
Il provvedimento di diffida accertativa
La riforma dei servizi ispettivi, attuata col D.Lgs. n. 124/2004, ha introdotto alcune apprezzabili novità rispetto al passato; fra queste una delle più incisive è certamente rappresentata dalla diffida accertativa per crediti patrimoniali, introdotta allo scopo di deflazionare il contenzioso giudiziale e garantire così una più rapida soddisfazione degli interessi di natura patrimoniale dei lavoratori.
Si tratta di un accertamento tecnico svolto in sede amministrativa che si affianca a quello più articolato ed oneroso devoluto alla cognizione del giudice del lavoro, la cui fonte propulsiva è rappresentata dall’art. 8, comma 2, lett. e), legge 14 febbraio 2003 n. 30 (legge Biagi) che conferiva al Governo la delega per semplificare la procedura per la soddisfazione dei crediti di lavoro correlata alla promozione di soluzioni conciliative in sede pubblica, delega poi attuata proprio per mezzo dell’art. 12, D.Lgs. n. 124/2004. Così facendo il legislatore ha introdotto nell’ordinamento, per la prima volta, un titolo esecutivo di formazione amministrativa per la soddisfazione di un diritto soggettivo privato. ”…continua la lettura