Articolo: Da Quota 100 a Opzione donna: nuove vie di prepensionamento
approfondimento di Daniele Cirioli
Estratto dal n. 7/2019 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“La mini riforma delle pensioni contenuta nel Decreto legge n. 4/2019 (1) prevede cinque vie per anticipare la pensione, mediante l’introduzione di nuove misure (quota 100; cristallizzazione dei requisiti per la pensione anticipata e di quelli dei lavoratori cosiddetti precoci, mediante la temporanea disapplicazione della speranza di vita), la proroga di misure sperimentate (Ape sociale) e il ripristino di misure scadute (opzione donna). Vediamo i dettagli, anche alla luce delle istruzioni diramate dall’Inps.
Quota 100
È l’assoluta novità della riforma ed è una misura introdotta in via sperimentale, limitatamente cioè al triennio 2019/2021. Consente di andare in pensione anticipata maturando, appunto la “quota 100”, mediante somma di età (non inferiore ai 62 anni) e contributi (almeno 38 anni). In quanto sperimentale quota 100 è fruibile entro il 31 dicembre 2021, nel senso che questo rappresenta il termine ultimo entro cui è possibile maturare età e contributi per garantirsi il diritto al pensionamento anticipato. Non importa, invece, che entro la stessa data venga anche esercitato il diritto, che cioè sia fatta la domanda di pensionamento: entro il 31 dicembre 2021 deve necessariamente essere maturata la quota 100; poi, una volta conseguito tale diritto, la domanda di pensionamento potrà essere formulata anche successivamente.
Il requisito minimo d’età (come detto pari a 62 anni) resterà tale per tutto il triennio e non verrà adeguato agli eventuali incrementi della speranza di vita. Ciò vale, in particolare, per l’ultimo anno di vigenza di quota 100, l’anno 2021, poiché al 1° gennaio di tale anno è già programmato il prossimo incremento della speranza di vita, dopo quello che c’è stato all’inizio di quest’anno.”…continua la lettura