Articolo: Conciliazione vita professionale e privata – sgravi contributivi
approfondimento di Paola Salazar – Avvocato
Estratto dal n. 42/2017 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Con il Decreto 12 settembre 2017 – approvato dalla Corte dei Conti il 12 ottobre e decorrente dal 17 ottobre 2017, riportato in calce al presente contributo – il Governo ha completato il quadro normativo di riferimento in materia di agevolazioni e misure organizzative incentrate sul worklife balance.
Work-life balance
Il termine non è nuovo per le scienze organizzative (e anche per il nostro ordinamento giuridico) e deriva dalla letteratura di matrice americana che ha introdotto questo concetto fin dagli anni ’70 (1). Negli ultimi anni esso ha tuttavia assunto una particolare rilevanza quale obiettivo della maggior parte degli interventi, anche normativi,
in materia di “benessere organizzativo”, affiancando così le più ampie misure di welfare (anche di tipo organizzativo e contrattuale). Con questa accezione la conciliazione vita-lavoro (o meglio la conciliazione vita professionale – vita privata) ha influenzato lo sviluppo di una certa legislazione del lavoro ed è divenuta espressione concreta di un più vasto progetto (consapevole o no) di ripensamento del patto alla base del rapporto di lavoro: dalle agevolazioni connesse allo sviluppo
di piani di welfare privato – che troviamo nelle ultime leggi di bilancio a partire dal 2016 – fino alla introduzione, in tempi più recenti, della disciplina del lavoro agile che obbliga a riconsiderare i tradizionali rapporti di forza in materia di organizzazione del lavoro grazie alla possibilità di concludere accordi diretti a consentire l’esecuzione della prestazione lavorativa senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro (art. 18, comma 1, legge n. 81/2017)..”….continua la lettura