Articolo: Appalto di Servizi – rischia carcere per utilizzatore che non verifica l’affidabilità dell’appaltatore in materia di sicurezza
articolo di approfondimento di Luca Peluso per Generazione Vincente
“La quarta sezione penale della Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 36268 del 27 agosto 2014, ha confermato la condanna a due mesi di reclusione per il responsabile della sicurezza di un’azienda committente in conseguenza di un infortunio occorso a un lavoratore dipendente dell’appaltatore.
Le verifiche richieste a chi commissiona un’opera o un lavoro – in passato dall’art. 7 del D. Lgs. 626/94 e oggi dall’art. 26 D. Lgs. 81/08 che lo ha sostituito – non devono limitarsi alle capacità tecniche dell’appaltatore ma devono estendersi anche all’affidabilità in termini di sicurezza. Questo, in estrema sintesi, il ragionamento della Suprema Corte che condivide l’interpretazione del Tribunale di Ravenna, prima, e della Corte di Appello di Bologna, poi, riconoscendo il committente corresponsabile alla pari con l’appaltatore per la violazione di norme antinfortunistiche.“