ANPAL: RdC – i dati dei Centri per l’impiego al 31 dicembre 2022

Al 31 dicembre 2022 i beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro e ancora in misura sono 998mila, di cui 157mila occupati (working poors) e 725mila soggetti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro. La quota restante (115mila) si suddivide fra esonerati dagli obblighi di condizionalità e rinviati ai servizi sociali.

Rispetto a quanto rilevato a dicembre 2021, si osserva una riduzione di oltre 194mila beneficiari (-16,3%) e un calo di quasi 118mila soggetti al Patto per il lavoro. Il calo si è comunque concentrato nella prima parte dell’anno, quando vi sono state le fuoriuscite per il completamento del secondo ciclo di rinnovi di coloro entrati all’avvio della misura (primavera 2019). Infatti nel secondo semestre si osserva una crescita di 79mila beneficiari (+8,6%) rispetto al primo.

Nel 74,3% dei casi i beneficiari soggetti al Patto per il lavoro non hanno mai avuto un contratto di lavoro dipendente o in para-subordinazione nei 36 mesi precedenti il 31 dicembre 2022.

Il 70,7% ha al massimo un titolo di scuola secondaria inferiore e solo il 2,9% un titolo di livello terziario, mentre un quarto ha un diploma di scuola secondaria superiore.

Tra i beneficiari tenuti alla stipula del Patto per il lavoro la quota di utenti effettivamente presi in carico ammonta a più di 335mila (46,2%).

Sul totale della platea dei presi in carico, in base alla profilazione quantitativa messa a punto nell’ambito del programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori – Gol, solo poco più del 4% è costituita da work-ready, cioè da beneficiari che presentano un basso rischio di diventare un disoccupato di lunga durata (12 mesi o più).

Il 40,2% dei presi in carico, pari a quasi 134mila individui, ha sottoscritto un patto di servizio personalizzato secondo i criteri definiti da Gol. A tal fine, oltre alla profilazione quantitativa, la valutazione multidimensionale per la presa in carico, cioè l’assessment, è completata da un’intervista qualitativa di approfondimento, presso un centro per l’impiego, per individuare il percorso più appropriato previsto da Gol.

Si osserva che, su base nazionale, il 15% è inserito nel percorso 1, che identifica le persone più vicine al mercato del lavoro, il 24% nel percorso 2 di upskilling, cioè di aggiornamento delle competenze (fino a 150 ore di formazione), mentre oltre la metà (52%) è inserita nel percorso 3 di reskilling, di vera e propria riqualificazione (formazione fino a 600 ore). Quasi il 9% necessita di percorsi complessi di lavoro e inclusione.

Per quel che riguarda i flussi di ingresso e uscita dalla misura, nel 2022 sono usciti complessivamente dal reddito di cittadinanza quasi 525mila beneficiari, numero che è stato solo in parte compensato dagli oltre 330mila ingressi.

 

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Fonte: ANPAL

La Redazione

Autore: La Redazione

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