Settore Marittimo: rinnovato il Ccnl per il personale marittimo
Il 1° luglio 2015 a Roma, presso la sede della Confederazione Italiana Armatori, è stato sottoscritto tra Confitarma, Fedarlinea, Assorimorchiatori, Federimorchiatori e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, l’accordo per il rinnovo sia della parte normativa che della parte economica dei contratti collettivi di lavoro del settore marittimo, accordo che avrà validità fino al 31 dicembre 2017.
Il rinnovo dei contratti scaduti il 31 dicembre 2010 interessa circa 54.500 marittimi imbarcati su navi battenti bandiera italiana a cui si aggiungono 7.800 addetti a terra, per un totale di circa 62.000 lavoratori.
Per quanto riguarda gli incrementi retributivi le parti hanno trovato, dopo un laborioso confronto, un’intesa con la quale si è cercato da un lato di dare una risposta economica soddisfacente ai lavoratori e dall’altro di rendere sostenibili per le aziende i maggiori oneri contrattuali.
L’aumento retributivo, in linea con le intese interconfederali sulla materia, verrà suddiviso in tre tranches.
Per la parte normativa gli elementi di maggiore spicco sono:
- semplificazione e razionalizzazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro per i diversi comparti del settore marittimo. In quest’ottica è stato deciso anche di accorpare i vari CCNL del settore in un Contratto Unico Collettivo Nazionale di lavoro del settore privato dell’industria armatoriale;
- definizione di un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro molto semplificato applicabile ai marittimi impiegati su navi da carico armate da imprese che operano su traffici internazionali;
- introduzione nel CCNL dei rimorchiatori della possibilità di definire, attraverso la contrattazione integrativa aziendale e in presenza di condizioni operative idonee, organizzazioni del lavoro a bordo più flessibili, tali da consentire di raggiungere livelli di produttività paragonabili a quelli delle imprese concorrenti degli altri paesi dell’Unione Europea.