INPS: cir.58 – modalità telematica esclusiva per la presentazione della CIG in deroga
L’INPS, con la circolare n. 58 del 27 aprile 2012, comunica che, a partire dal 1° aprile 2012, la presentazione delle domande di CIG in deroga, dovrà avvenire esclusivamente in via telematica.
Le domande devono essere compilate utilizzando l’applicazione DIGIWEB che funziona in modalità non in linea.
Il programma può essere scaricato dal sito Inps www.inps.it, accedendo ai Servizi OnLine con la tipologia di utente “Aziende, consulenti e professionisti”.
Il link da cui scaricare il programma si trova nel portale “Servizi per le aziende ed i consulenti”, cui le Aziende e i Consulenti accedono tramite Codice Fiscale e PIN rilasciato dall’Istituto, all’interno della opzione “CIG”, sotto il link “Invio domande CIGS e CIG in deroga”, seguendo il percorso: Domande CIG Straordinaria e in Deroga → Area Download → DigiWeb – Procedura di acquisizione Modello IGI 15.
Dopo avere compilato la domanda in ogni sua parte, il programma DIGIWEB consente la validazione per il successivo invio. Il file prodotto viene salvato nella memoria locale della postazione di lavoro come documento con estensione .xml, un formato standardizzato per la applicazione WEB.
In questa fase è disponibile la funzione di stampa del riepilogo dei dati validati da inviare e delle dichiarazioni di immediata disponibilità dei lavoratori.
Per inviare una domanda salvata come documento .xml è necessario accedere da www.inps.it al portale “Servizi per le aziende ed i consulenti” e seguire, dopo aver selezionato il link “Invio domande CIGS e CIG in deroga”, il seguente percorso: Domande CIG Straordinaria e in Deroga → Invio Domande.
Completata l’acquisizione e confermato l’invio della domanda viene generato un protocollo che attesta la presentazione della domanda stessa.
Il manuale per Aziende e consulenti per l’invio telematico delle domande CIG in deroga è disponibile all’interno della applicazione stessa, nella sezione documentazione.
Con lo stesso flusso telematizzato, le domande, alle quali viene attribuito il numero di protocollo, vengono inviate alle strutture territoriali competenti