Articolo: Le integrazioni salariali dal 2022: le novità per le piccole aziende
approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente
“Le vicende che hanno accompagnato la crisi pandemica con uno sforzo economico, non comune, affrontato dallo Stato per conservare i posti di lavoro attraverso l’erogazione di misure di sostegno del reddito (integrazioni salariali) accompagnate dal blocco dei licenziamenti per motivi economici, hanno spinto l’Esecutivo a varare una riforma completa degli ammortizzatori sociali previsti dal D.L.vo n. 148/2015. Essa, contenuta all’interno del disegno di legge di bilancio per l’anno 2022, entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio, dopo il previsto esame parlamentare che potrà apportare correttivi al testo approvato in Consiglio dei Ministri.
Si tratta di un argomento molto, molto importante e, sicuramente, vi tornerò, allorquando la riforma sarà varata. Per il momento, anche perché la questione riguarda anche le piccolissime imprese che, finora, non sono state protette dagli ammortizzatori ordinari e straordinari (durante la pandemia si è fatto largo uso della cassa in deroga, destinata a sparire, seppur riesumata in articulo mortis nel nostro ordinamento), mi limito a trattare, brevemente, alcuni aspetti che ritengo, in ogni caso, acquisiti nella logica del provvedimento che tende ad offrire un “ombrello protettivo” a tutti i lavoratori dipendenti che, dal 1° gennaio 2022, comprenderanno anche tutti gli assunti con le varie tipologie di apprendistato (e non soltanto il professionalizzante) ed i lavoratori a domicilio, con la sola esclusione dei dirigenti.
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