Governo: 2017 – fine dell’esonero contributivo
Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Claudio De Vincenti – in una audizione tenutasi presso la Commissione bilancio della Camera, in data 4 ottobre 2016, ha evidenziato la mancanza delle risorse per consentire alle aziende del Mezzogiorno di beneficiare di assunzioni con l’esonero contributivo per l’anno 2017.
L’estensione dell’esonero contributivo, per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel Mezzogiorno nell’anno 2017, era stata decisa ai sensi dell’articolo 1, comma 109 e 110, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (c.d. Legge di Stabilità 2016).
In particolare, era previsto che in esito alla ricognizione delle risorse disponibili, l’utilizzo delle stesse dovesse concentrarsi sull’estensione dell’esonero contributivo “alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate nell’anno 2017 in favore dei datori di lavoro privati, operanti nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, eventualmente rimodulando la durata temporale e l’entità dell’esonero e comunque assicurando una maggiorazione della percentuale di decontribuzione e del relativo importo massimo per l’assunzione di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”.