Edilizia: siglato il nuovo contratto nazionale di settore
In data 1° luglio 2014 è stato siglato da Ance, Associazioni cooperative e Sindacati nazionali edili (Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil), il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, scaduto a dicembre del 2012.
L’accordo, raggiunto dopo 18 mesi di intenso confronto, punta non solo a migliorare l’efficienza del vasto sistema degli enti bilaterali ma anche a promuovere la sostenibilità e la qualità del lavoro nel settore.
L’intesa, che interessa circa 800mila addetti, prevede un aumento salariale di 48 euro al parametro 10. Inoltre, il nuovo accordo stabilisce:
- una razionalizzazione e quindi una maggiore efficienza del vasto sistema degli enti bilaterali, puntando su una decisa riduzione dei costi;
- una ristrutturazione dell’istituto dell’anzianità della professionalità edile, che assumerà carattere nazionale;
- una decisa calmierazione dei costi contrattuali, considerato il difficilissimo contesto economico, che si declina in un complessivo aumento di 40 euro più 8 euro in previdenza complementare;
- un incremento della flessibilità dell’utilizzo dei rapporti di lavoro, portando al 40% i contratti a tempo determinato. Il calcolo del 40% va fatto nel seguente modo: 25% cumulando i contratti a termine diretti e quelli in somministrazione ed un altro 15% effettuato esclusivamente prendendo in considerazione i lavoratori iscritti in BLEN.IT (Borsa Lavoro Edile Nazionale).
Fonte: ANCE