Articolo: Il nuovo contratto di espansione
approfondimento di Eufranio Massi – esperto in Diritto del lavoro
Estratto dal n. 8/2021 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Con il comma 349 dell’art. 1 della legge n. 178/2020 Il Legislatore ha prorogato, con profonde modificazioni, a tutto il 2021 quanto previsto in materia di contratti di espansione dall’art. 41 del D.Lgs. n. 148/2015 i cui contenuti (contratto di solidarietà espansiva) erano stati “mandati in soffitta” dalla legge n. 58/2019 che aveva convertito, con modificazioni, il D.L. n. 34.
Nell’anno e mezzo appena trascorso esso è stato utilizzato da pochissime imprese: sono sufficienti le dita di una mano per contarle. Ciò è dipeso da una serie di fattori: l’alto numero dei dipendenti in forza richiesto (oltre 1.000, in un quadro ove, per una serie di motivi, il mondo produttivo del nostro Paese pullula di piccole e medie aziende e dove il c.d. “nanismo” è il fattore preponderante), la complessità dei vari istituti che si compenetrano tra di loro e, soprattutto, la scarsità delle risorse messe a disposizione.
Il nuovo art. 41 del D.Lgs. n. 148/2015 riguarda, dopo le modifiche introdotte con la legge n. 178, in gran parte, l’ambito di operatività precedente: imprese (o gruppi di imprese) con un organico superiore ai 1.000 dipendenti (che per il corrente anno scende a 500) impegnate in processi di reindustrializzazione e riorganizzazione, finalizzate
al progresso ed allo sviluppo tecnologico delle attività, cosa che comporta, a regime, un impiego più razionale del personale e l’assunzione di nuove professionalità: per il solo anno 2021, avuto riguardo, unicamente, alle disposizioni concernenti il pensionamento anticipato, la disposizione interessa anche le imprese con un organico compreso tra le 250 e le 499 unità.” … continua la lettura