Corte Europea di Giustizia: marittimi a tempo determinato – soglia limite
La Corte Europea di Giustizia, con la sentenza del 3 luglio 2014 – C-362/13; C-363/13 e 407/13 , ha precisato che la fissazione della durata massima di un anno per i contratti dei marittimi a tempo determinato stipulati in successione, nonché la sanzione della conversione a tempo indeterminato in caso di abusi prevista dalla normativa italiana, è conforme al diritto dell’Unione.
I giudici hanno, altresì, sottolineando che spetta ai giudici nazionali effettuare un esame caso per caso, al fine di assicurarsi che non vi sia un uso abusivo da parte dei datori di lavoro. Nell’ipotesi in cui siano stipulati diversi contratti per un tempo determinato o per viaggi precisi, il Codice della navigazione italiano prevede poi che il lavoro sia considerato come «ininterrotto» quando tra i due contratti decorra un termine massimo di 60 giorni.
Fonte: Corte Europea di Giustizia