Consulenti del Lavoro: Tavolo tecnico CNO-INPS – novità SPID e ammortizzatori sociali
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, con il report informativo del 7 ottobre 2020, sintetizza gli esiti della riunione del Tavolo Tecnico presso la Direzione Centrale Inps dello scorso 25 settembre.
Al centro dell’incontro, la transizione dal PIN allo SPID che, previa fase transitoria per i PIN ancora in uso, diventerà l’unico canale di accesso al portale istituzionale.
L’Istituto – si legge nel report – ha precisato che gli utenti abilitati alla data del 1° ottobre non dovranno far altro che richiedere lo SPID e utilizzarlo per accedere ai servizi. Accogliendo le richieste della Categoria, l’accesso sarà consentito senza restrizioni anche ai sub delegati dell’intermediario abilitato. Dal 1° ottobre, invece, le nuove abilitazioni vengono rilasciate solo a chi è già in possesso di SPID e le richieste di abilitazioni dovranno essere presentate online con il “modello SC64” per l’intermediario e il modello “SC62” per il sub delegato.
Altro importante tema del confronto, i termini decadenziali di presentazione delle istanze di CIG o dei modelli SR41 per la richiesta delle prestazioni a pagamento diretto: l’Istituto ha precisato che decorrono dalla notifica via PEC e non dalla data del provvedimento. É possibile, poi, procedere alla correzione di errori di natura formale in caso di istanze di CIG, FIS e CIGD – ha chiarito ancora l’Inps – attraverso la richiesta di un riesame della pratica. L’Istituto ha inoltre introdotto controlli di congruità e compatibilità sulle domande di FIS a conguaglio, prima previsti soltanto per i pagamenti diretti. Per i modelli SR41, il CNO ha chiesto all’Istituto di permettere all’intermediario di visualizzare i pagamenti effettuati al lavoratore e l’Inps si riserva di verificarne la fattibilità con parere richiesto al Garante per la Privacy.
Infine, nell’incontro è stato fatto il punto sulle circolari attese in materia di esoneri contributivi previsti dal D.L. Agosto, IO Lavoro e malattia Covid, ai sensi dell’art. 26 del decreto legge n.18/2020.
Fonte: Consulenti del Lavoro.it