Compendio: il Lavoro agile
approfondimento di Roberto Camera* – esperto in diritto del Lavoro
Estratto dal n. 25/2021 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“L’emergenza sanitaria prima ed economica poi ha fatto conoscere, a molte aziende, il lavoro agile che ha contribuito a limitare i disagi e contenere il blocco dell’attività lavorativa e quindi produttiva.
Sicuramente quello che abbiamo vissuto nei mesi di emergenza non si può considerare uno smartworking ma un telelavoro per necessità; tantomeno, si ritiene che l’azienda possa privarsi del lavoro in sede, “esternalizzando” le proprie risorse.
In questo caso, si perderebbe il senso di appartenenza che solo le interazioni personali in azienda possono realizzare. Il lavoratore dovrà sempre e comunque sentirsi soggetto facente parte di una comunità e condividere con essa gli obiettivi che vengono, di volta in volta, dati. Dietro l’angolo ci può essere la sensazione di abbandono e di non compartecipazione ai progetti aziendali oltre che un isolamento sociale che non fa bene né al dipendente e né all’individuo.
In considerazione di ciò, lo smart-working deve essere, ad avviso di chi scrive, solo una delle modalità per rendere la prestazione, affiancandosi alla modalità storica e diventando un completamento coerente con gli obiettivi dell’azienda e del lavoratore: da una parte continuare con una produttività efficiente, riducendo il costo del lavoro, e dall’altra arrivare a conciliare, per il lavoratore, interessi di natura diversa da quelli meramente lavorativi.
In definitiva, una corretta alternanza tra lavoro in azienda e prestazione da remoto può sicuramente favorire i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore.
L’equazione è semplice: un dipendente più è a suo agio e coinvolto nelle dinamiche aziendali e più è produttivo. Su questo assioma, cerchiamo di analizzare tutte le caratteristiche del lavoro agile per corretta gestione del lavoratore da remoto. ….”
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* Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza.