Cassazione: quota femminile nei licenziamenti collettivi
Con sentenza n. 14454 del 24 maggio 2019, la Corte di Cassazione ha affermato che allorquando si procede a licenziamenti collettivi, la percentuale delle lavoratrici coinvolte non può essere superiore a quella delle donne impiegate nella mansione oggetto di riduzione di personale. Di conseguenza, il recesso viene dichiarato illegittimo, con reintegra e risarcimento del danno ex art. 18 della legge n. 300/1970 (se trova applicazione tale disposizione), poiché la decisione datoriale configura un comportamento discriminatorio.