Articolo: Navigazione internet dei lavoratori e tutela della privacy
approfondimento di Paolo Johan Natali – Avvocato
Estratto dal n. 32-33/2015 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Il presente contributo ha per oggetto un intervento provvedimentale del Garante Privacy, in particolare il provvedimento inibitorio e prescrittivo del 5 febbraio 2015 (doc. web. 3813428), relativamente al tema del trattamento dei dati personali dei dipendenti, mediante il controllo occulto da parte del datore di lavoro.
É interessante considerare, almeno per linee sintetiche, tale provvedimento poiché la disciplina di tale fattispecie (e quindi, conseguentemente, l’orientamento del Garante) rimane invariata anche a dispetto della nuova normativa del Jobs Act, vale a dire l’art. 23 dello Schema di decreto legislativo n. 176, rubricato «Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo»), contenuto nel Titolo II («Disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità»), Capo I Disposizioni in materia di rapporto di lavoro), prevede la integrale sostituzione del vigente art. 4 dello Statuto dei Lavoratori.
In particolare, come noto, la nuova formulazione dell’articolo in questione mira a distinguere tra controlli sugli impianti, che dovrebbero restare vietati salvo autorizzazioni particolari, da quelli sugli strumenti di lavoro, i quali, invece, sono stati liberalizzati e comunque sganciati da un’apposita procedura da seguire.
In sostanza, pc, tablet, telefonini aziendali potranno essere oggetto di controlli a distanza senza dover passare attraverso l’accordo con i sindacati o attraverso l’autorizzazione dell’ex ispettorato del lavoro, purché però il datore di lavoro predisponga un’informativa sulla policy di controllo che l’impresa intenda implementare, tale da consapevolizzare adeguatamente i lavoratori interessati.
Anche tale nuova norma non consente, tuttavia, il monitoraggio da parte del datore di lavoro della navigazione web effettuata dai lavoratori mediante i suddetti strumenti.”…continua la lettura“