Articolo: Le ispezioni del lavoro – procedimento, verbali, conciliazione e difesa
approfondimento di Pierluigi Rausei
” INTRODUZIONE
La riforma dei servizi ispettivi venne avviata con la delega contenuta nell’art. 8 della Legge 14 febbraio 2003, n. 30, che segno` il passaggio fondamentale a una «nuova era» per la vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale in Italia.
Attuando quella delega legislativa, esattamente dieci anni fa, il D.Lgs. 23 aprile 2004, n. 124 introduceva nell’ordinamento un sistema razionale, ordinato e coordinato, di programmazione della vigilanza, introducendo istituti di tutela preventiva e successiva rispetto all’ispezione (interpello e ricorsi amministrativi), prevedendo in capo al personale ispettivo poteri totalmente nuovi (diffida accertativa e conciliazione monocratica) e ridefinendo poteri gia` esistenti, anche se in qualche caso caduti in disuso da molti anni (disposizione, diffida precettiva, prescrizione obbligatoria).
In seguito, con la Direttiva ministeriale del 18 settembre 2008 venivano dettati criteri direttivi e linee guida che riprendevano lo spirito riformatore originario, dando il via a una nuova fase di potenziamento delle azioni ispettive e di vigilanza, orientate alla tutela sostanziale dei lavoratori e meno concentrate sui profili meramente formali.
Successivamente la Legge n. 183/2010 (cd. «Collegato Lavoro») dava ulteriore slancio al percorso riformatore, delineando il quadro di un’azione ispettiva che muove sui due binari della totale acquisizione immediata di dati e prove certe gia` in sede di indagine iniziale in azienda e, contemporaneamente, della trasparenza delle informazioni sull’esercizio dei poteri di vigilanza per l’ispezionato cui va subito rilasciato un verbale di primo accesso ispettivo, semplificando la verbalizzazione conclusiva degli accertamenti con la previsione esplicita di elementi essenziali e sostanziali utili per suffragare, in sede di contenzioso, la bonta` e la qualita` delle azioni investigative, ma anche al fine di consentire all’ispezionato-trasgressore di attivare senza lesioni il proprio diritto (costituzionalmente garantito) di difesa.
Fra i successi indiscussi e indiscutibili del D.Lgs. n. 124/2004 vi sono gli istituti innovativi dell’interpello, della conciliazione monocratica e della diffida accertativa, nonche´ le rivisitate diffida a regolarizzare e prescrizione obbligatoria.”
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