Articolo: Dall’integrazione salariale al nuovo lavoro
approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente
“Dopo un primo esperimento di ricollocazione dei lavoratori disoccupati attraverso l’apposito assegno previsto dall’art. 23 del D.L.vo n. 150/2015, che ha dato risultati invero modesti, l’Esecutivo, con l’art. 20 del disegno di legge di bilancio per il 2018 (A.S. n. 2960), già passato in Senato ed, ora, all’esame della Camera, ci riprova, cambiando obiettivo (e normativa) ed indirizzando le misure in favore dei lavoratori dipendenti da imprese in difficoltà. Non si è lontani dalla realtà ipotizzare il definitivo varo della norma nei giorni immediatamente precedenti le festività natalizie, attraverso un “maxi emendamento” di un solo articolo e centinaia di commi ove saranno inseriti gli emendamenti sia del Governo che dei Deputati e con una duplice approvazione, magari con il voto di fiducia, dei due rami del Parlamento.
Il mezzo adoperato, consiste in un articolo aggiuntivo al “corpus” del D.L.vo n. 148/2015, il 24-bis ove, in ogni caso, l’aspetto che appare preminente è rappresentato dalla volontarietà della scelta degli interessati in integrazione salariale straordinaria, accompagnata da una serie di agevolazioni di natura fiscale, economica e contributiva.
Ma, andiamo con ordine cercando, prima di entrare nel merito delle novità introdotte, di delineare il quadro ove le stesse andranno a calarsi: si è in presenza di un intervento integrativo su un organico sovra strutturato, da cui discende la necessità di valutare sia il “volume” complessivo degli interventi autorizzabili che i “costi” che il datore di lavoro dovrà affrontare dovendo aprire una procedura collettiva per riduzione di personale avendo in forza lavoratori “eccedentari”, magari anche prevedendo forme economiche di incentivi all’esodo.”….continua la lettura