Articolo: Ammortizzatori sociali 2023: proroghe e interventi pluriennali
approfondimento di Eufranio Massi – esperto di diritto del Lavoro
Estratto dal n. 9/2023 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“All’inizio di ogni anno l’Inps, attraverso le proprie comunicazioni istituzionali, fa il punto, dopo l’approvazione della Legge di bilancio, sulle novità in materia di ammortizzatori sociali. Anche quest’anno, con la circolare n. 4 del 16 gennaio 2023, con il messaggio n. 316 del 19 gennaio 2023 e con la circolare n. 14 del 3 febbraio 2023 sono state fornite una serie di indicazioni che riguardano:
a) una sintesi delle principali disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (si tratta di provvedimenti importanti ma, indubbiamente, minori rispetto al quadro generale delle integrazioni salariali);
b) precisazioni relative alla contribuzione ordinaria riguardante i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione del Fis e lo spostamento prossimo 30 giugno del termine ultimo di adeguamento alla normativa dei Fondi di solidarietà;
c) il limite massimo relativo al trattamento unico di integrazione salariale ex art. 3, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 148/2015 che, per l’anno corrente, è pari a 1.321,53 euro lordi che al netto risultano essere pari a 1.244,36. Ovviamente, nel settore edile ed in quello lapideo, ove la casistica si riferisce, essenzialmente, alle intemperie stagionali, l’importo massimo è più alto (20% in più) ed è pari a 1.585,84 euro lordi che, al netto, scendono a 1.493,23.
La riflessione che segue trarrà lo spunto dall’esame degli interventi integrativi più importanti richiamati dalla circolare n. 4/2023 per, poi, spaziare su alcuni aspetti che, nel corso del 2022, sono stati anche oggetto di particolari chiarimenti sia da parte del Ministero del Lavoro che dell’Inps.
Ma, andiamo con ordine. .…” Leggi l’articolo