Articolo: Assunzioni incentivate delle donne
approfondimento di Eufranio Massi – esperto in diritto del Lavoro
Estratto dal n. 14/2021 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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” Esonero contributivo previsto dalla legge n. 178/2020
L’obiettivo che il Legislatore si è posto con i commi da 16 a 19 dell’art. 1 della legge n. 178/2020 è quello di favorire, con norme “ad hoc”, l’occupazione femminile e lo ha fatto riprendendo le previsioni già contenute nell’art. 4, commi da 9 a 11, della legge n. 92/2012: la disposizione, che ha una durata limitata nel tempo (ossia riguarda le assunzioni effettuate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022), consiste nell’elevare un beneficio, che prima era del 50%, all’aliquota del 100%,
sulla quota a carico del datore di lavoro, entro il limite massimo di importo annuo pari a 6.000 euro.
Ovviamente, vale la pena di sottolineare che, comunque, le donne sono sempre destinatarie delle agevolazioni previste per tutti i lavoratori nelle varie tipologie contrattuali esistenti nel nostro ordinamento.
L’Inps, con circolare n. 32 del 22 febbraio 2021, ha fornito le proprie indicazioni operative, sottolineando come, le norme agevolatrici non siano ancora pienamente in vigore in quanto si è in attesa del “via libera”, della Commissione europea all’interno del c.d. “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” (c.d. “Temporary Framework”) che si deve esprimere anche ai sensi dell’art. 108, paragrafo 3, del Trattato dell’Unione. …” continua la lettura