Consulta: ristoro per il lavoratore che subisce un’illegittima apposizione del termine
La Corte costituzionale, con ordinanza n. 155, depositata il 30 luglio 2024, ha dichiarato la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 32 della legge n. 183/2010 (Collegato Lavoro) e, in via subordinata, dell’art. 18 della legge n. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori), sollevata, in riferimento all’art. 3 della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Siena, in funzione di giudice del lavoro.
Consulta: al convivente di fatto si applica la disciplina dell’impresa familiare
La Corte costituzionale, con sentenza n. 148, depositata il 25 luglio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 230-bis, terzo comma, del codice civile, nella parte in cui non prevede come familiare – oltre al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo – anche il «convivente di fatto» e come impresa familiare quella cui collabora anche il «convivente di fatto».
Consulta: Jobs Act – legittima la tutela reintegratoria in caso di licenziamento disciplinare in luogo di sanzione conservativa
La Corte costituzionale, con sentenza n. 129, depositata il 16 luglio 2024, ha ritenuto non fondata la questione sollevata in riferimento ad un licenziamento disciplinare basato su un fatto contestato per il quale la contrattazione collettiva prevedeva una sanzione conservativa, a condizione che se ne dia un’interpretazione adeguatrice.
Consulta: Jobs Act – tutela reintegratoria in caso di licenziamento per GMO privo di motivazione
La Corte costituzionale, con sentenza n. 128, depositata il 16 luglio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 2, del d.lgs. 4 marzo 2015 n. 23, nella parte in cui non prevede che la tutela reintegratoria attenuata si applichi anche nelle ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l’insussistenza del fatto materiale allegato dal datore di lavoro, rispetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa il ricollocamento del lavoratore (cd. repêchage).
Consulta: Lavoratore/genitore – legittimo il trasferimento anche nella regione ove ha residenza la famiglia
La Corte costituzionale, con sentenza n. 99 depositata il 4 giugno 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 42˗bis, comma 1, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), nella parte in cui prevede che il trasferimento temporaneo del dipendente...
Consulta: Jobs Act – NASpI e obbligo di restituzione
La Corte costituzionale, con sentenza n. 90 depositata il 20 maggio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 8, comma 4, del decreto legislativo n. 22/2015, nella parte in cui non limita l’obbligo restitutorio dell’anticipazione della Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) nella misura corrispondente alla durata del periodo di lavoro subordinato, quando il lavoratore non possa proseguire, per causa sopravvenuta a lui non imputabile, l’attività di impresa per la quale l’anticipazione gli è stata erogata.
Consulta: Jobs Act – confermata l’applicazione delle tutele crescente ai lavoratori delle piccole imprese
La Corte costituzionale, con sentenza n. 44 del 2024, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, che consente l’attrazione nell’ambito applicativo del regime delle tutele crescenti anche di lavoratori di piccole imprese, già in servizio alla data del 7 marzo 2015, in concomitanza e in conseguenza di assunzioni aggiuntive a tempo indeterminato, successive all’entrata in vigore dello stesso decreto, che abbiano comportato il superamento dei limiti dimensionali previsti dall’art. 18, commi ottavo e nono, statuto dei lavoratori.
Consulta: emersione dal lavoro irregolare e pregressa condanna
La Corte costituzionale, con sentenza n. 43 del 2024, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 103, comma 10, lett. c), del decreto-legge n. 34 del 2020, nella parte in cui include fra i reati che comportano l’automatica esclusione dalla procedura di emersione del lavoro irregolare la previa condanna per il cosiddetto piccolo spaccio.
Consulta: Jobs Act – la tutela reintegratoria si applica a tutti i casi di nullità del licenziamento
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 22, depositata il 22 febbraio 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 2, primo comma, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, limitatamente alla parola “espressamente”. Tale disposizione, quindi, è stata ritenuta illegittima nella parte in cui, nel riconoscere la tutela reintegratoria, nei casi di nullità, previsti dalla legge, del licenziamento di lavoratori assunti con contratti a tutele crescenti (quindi a partire dal 7 marzo 2015), l’ha limitata alle nullità sancite “espressamente”.
Consulta: Jobs Act: legittima la disciplina dei licenziamenti collettivi
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 7, depositata il 22 gennaio 2024, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 3, primo comma, e 10 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, il quale, in attuazione della legge di delega n. 183 del 2014 (cosiddetto Jobs Act), ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio.
Consulta: emersione rapporti di lavoro – limite reddituale del datore
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 209 del 24 novembre 2023, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 103, commi 5 e 6, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), sollevata, in riferimento agli artt. 10, secondo comma, e 76 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria, sezione prima.
Consulta: emersione rapporti di lavoro – possibile anche per datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 149 del 7 giugno 2023 (pubblicata il 18 luglio 2023), ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell’articolo 103, comma 1, del DL 34 del 2020, nella parte in cui prevede che la domanda per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o stranieri possa essere presentata solo da datori di lavoro stranieri in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, invece che da datori di lavoro stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Consulta: illegittimo il diniego automatico al rinnovo del p.s. per reati di lieve entità
Non può essere automaticamente respinta la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro in caso di condanna dello straniero per alcuni fatti di lieve entità.
Consulta: obbligo vaccinale e tutela della salute
La Corte costituzionale, in un comunicato del 1° dicembre 2022, informa di aver ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.
Consulta: Quota 100 e divieto di cumulo con i redditi da lavoro
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 234 del 24 novembre 2022, ha dichiarato la legittimità costituzionale dell’art. 14, comma 3, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), nella parte in cui prevede la non cumulabilità della pensione anticipata Quota 100 con i redditi da lavoro, fatta eccezione per quelli da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui.
Consulta: da cambiare la tutela dei lavoratori delle piccole imprese in caso di licenziamento illegittimo
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 183 depositata il 22 luglio 2022, pur dichiarando inammissibile la remissione del Tribunale di Roma circa l’indennità risarcitoria per il licenziamento illegittimo (fino a 6 mensilità), invita il Parlamento a rivedere la norma, affermando che, in caso di inottemperanza, dovrà intervenire.
Consulta: limiti alla decurtazione della pensione di reversibilità
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 162 del 30 giugno 2022, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del combinato disposto del terzo e quarto periodo dell’art. 1, comma 41, della legge 8 agosto 1995, n. 335 (Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare), e della connessa Tabella F, nella parte in cui, in caso di cumulo tra il trattamento pensionistico ai superstiti e i redditi aggiuntivi del beneficiario, non prevede che la decurtazione effettiva della pensione non possa essere operata in misura superiore alla concorrenza dei redditi stessi.
Consulta: Licenziamenti economici – per la tutela dell’articolo 18 non serve che l’insussistenza del fatto sia “manifesta”
La Corte costituzionale con la sentenza n. 125 del 19 maggio 2022 ha affermato che, in materia di disciplina dei licenziamenti, ai fini della tutela dell’articolo 18 (Legge n. 300 del 1970), nel testo modificato dalla riforma Fornero (Legge n. 92 del 2012), il giudice non è tenuto ad accertare che l’insussistenza del fatto posto a base del licenziamento economico sia “manifesta” (settimo comma, secondo periodo).
Consulta: obbligo di iscrizione alla Gestione separata per gli avvocati “sotto soglia”
La Corte costituzionale con la sentenza n. 104 del 23 aprile 2022 ha dichiarato legittimo l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata dell’Inps per gli avvocati del libero foro non iscritti alla Cassa di previdenza forense per mancato raggiungimento delle soglie di reddito o di volume di affari.
Consulta: COVID-19 – la quarantena obbligatoria non vìola la libertà personale
La Corte costituzionale ha esaminato, in camera di consiglio, le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale penale di Reggio Calabria su alcune disposizioni del decreto legge n. 33 del 2020, che contiene misure per limitare la diffusione del Covid-19.
Corte dei Conti: indagine sul “Funzionamento dei Centri per l’Impiego nell’ottica dello sviluppo del mercato del lavoro”
La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti ha approvato, con delibera n. 16/2021/G, la relazione relativa al “Funzionamento dei centri per l’impiego nell’ottica dello sviluppo del mercato del lavoro”.
Consulta: Licenziamenti economici – obbligatoria la reintegra se il fatto è insussistente
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 59 depositata il 1° aprile 2021, ha dichiarato incostituzionale l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori – nel testo modificato dalla “riforma Fornero” – con riferimento all’articolo 3 della Costituzione.
Consulta: COVID-19 – spetta allo Stato, non alle regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia
La Corte costituzionale, in camera di consiglio del 24 febbraio 2021, ha esaminato nel merito il ricorso del Governo contro la legge della regione Valle d’Aosta-Vellée d’Aoste n. 11 del 9 dicembre 2020, che consente misure di contenimento della diffusione del contagio da COVID-19 diverse da quelle statali, legge sospesa in via cautelare con l’ordinanza della Corte costituzionale n. 4/2021.
Consulta: Licenziamento economico – obbligatoria la reintegra se il fatto è manifestamente insussistente
La Corte costituzionale, in camera di consiglio del 24 febbraio 2021, ha esaminato la questione di legittimità sollevata dal Tribunale di Ravenna sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, come modificato dalla cosiddetta legge Fornero (Legge n. 92 del 2012), là dove prevede la facoltà e non il dovere del giudice di reintegrare il lavoratore arbitrariamente licenziato in mancanza di giustificato motivo oggettivo.
Consulta: basta il ricorso cautelare per impugnare il licenziamento
Il ricorso cautelare contro il trasferimento o altri atti del datore di lavoro (compreso il licenziamento) è idoneo a impedire, se proposto nel prescritto termine di 180 giorni, la decadenza prevista dall’articolo 6, secondo comma, della legge 15 luglio 1966, n. 604, al pari del ricorso ordinario e della richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato.
Consulta: Jobs Act – incostituzionale l’indennità risarcitoria legata ai vizi di motivazione del licenziamento
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 150 depositata il 16 luglio 2020, dichiara incostituzionale l’articolo 4 del decreto legislativo n. 23/2015 sulla indennità risarcitoria legata ai vizi di motivazione del licenziamento, ex art. 2, comma 2, della legge n. 604/1966, o della procedura ex art. 7 della legge n. 300/1970, con riferimento all’inciso “di importo pari ad una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio”.
Consulta: incostituzionale l’art. 4 del D.L.vo n. 23/2015 sulle tutele crescenti
Con un comunicato stampa datato 25 giugno 2020, la Corte Costituzionale ha preannunciato l’emissione di una sentenza con la quale dichiara incostituzionale l’articolo 4 del decreto legislativo n. 23/2015 sulla indennità risarcitoria legata ai vizi di motivazione del licenziamento, ex art. 2, comma 2, della legge n. 604/1966, o della procedura ex art. 7 della legge n. 300/1970, con riferimento all’inciso “di importo pari ad una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio”.
Consulta: non equiparabili i cassaintegrati “a zero ore” con i disoccupati
Con ordinanza n. 256 del 5 dicembre 2019 la Corte Costituzionale, dando ragione ad un accertamento dell’Inps relativo al riconoscimento di sgravi contributivi in favore delle aziende che avevano assunto lavoratori disoccupati, ha affermato che non sono assolutamente equiparabili i lavoratori in Cigs “a zero ore” con i soggetti disoccupati in attesa di occupazione.
Consulta: legittimo, in alcuni casi, il differimento del TFS per i dipendenti pubblici
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 159 del 25 giugno 2019, ha ritenuto costituzionalmente legittima sia la rateizzazione che il differimento del TFS ( che si pone sullo stesso piano del TFR del settore privato) dei dipendenti pubblici che accedono alla pensione prima del tempo.
Consulta: legittima in agricoltura l’imposizione previdenziale basata sulla stima del fabbisogno aziendale di manodopera
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 121 del 17 maggio 2019, ha dichiarato la legittimità costituzionale dell’articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 375/1993, come sostituito dall’ art. 9-ter , comma 3, quinto periodo, del Decreto-legge n. 510/1996.