Min.Lavoro: le risposte sulle dimissioni online ai consulenti del lavoro
In materia di dimissioni in-line, dopo le faq predisposte sul sito cliclavoro.gov.it, arrivano altre risposte del Ministero del Lavoro ai quesiti dei Consulenti del lavoro.
Vediamole:
I 20 DUBBI DELLA PROCEDURA ON-LINE PER LE DIMISSIONI VOLONTARIE E LE RISOLUZIONI CONSENSUALI
1. DOMANDA Se il lavoratore rassegna le proprie dimissioni e, nonostante i solleciti, non compila la prevista procedura on-line, il datore di lavoro come si deve comportare?
RISPOSTA Le dimissioni vanno rassegnate esclusivamente con il modello introdotto dal DM 15 dicembre 2015: Nei casi diversi il datore di lavoro dovrà rescindere il rapporto di lavoro.
2. DOMANDA Quale efficacia hanno le risposte fornite tramite faq e pubblicate sul sito www.lavoro.gov.it?
RISPOSTA Le FAQ contengono “posizioni ufficiali” dell’amministrazione rispetto ad alcune richieste di chiarimento
3. DOMANDA Sono tenuti ad adottare la procedura on line anche il direttore generale e l’amministratore delegato di un’azienda con la quale sussiste un rapporto di lavoro subordinato?
RISPOSTA Si
4. DOMANDA I lavoratori che presentano le proprie dimissioni per l’avvenuto raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione devono utilizzare la nuova procedura?
RISPOSTA Si, perché non rientra nei casi di esclusione espressamente previsti dall’articolo 26 del d.lgs. n.151/2015, dal DM 15 dicembre 2015 e richiamati dalla circolare n. 12/2016.
5. DOMANDA Se il lavoratore non conosce l’indirizzo di posta elettronica del datore di lavoro, cosa deve inserire nell’apposito modulo?
RISPOSTA Il lavoratore deve accertarsi dell’indirizzo email (o PEC) al quale notificare la sua comunicazione
6. DOMANDA Il lavoratore deve possedere la firma digitale se presenta le dimissioni attraverso un soggetto abilitato?
RISPOSTA No
7. DOMANDA Se il lavoratore vuole avvalersi di un soggetto abilitato, può rivolgersi a qualsiasi organismo presente sul territorio nazionale o deve rispettare una competenza territoriale?
RISPOSTA Si, come chiarito nella circolare n. 12/2016 (2.2) il lavoratore può rivolgersi ad un soggetto abilitato indipendentemente dal luogo ove questo risieda o svolga la sua attività lavorativa
8. DOMANDA Quali conseguenze ha il rapporto di lavoro nel caso in cui un lavoratore, oppure il sistema in automatico, compili in modo errato l’indirizzo email del datore di lavoro?
RISPOSTA Il datore di lavoro ha a disposizione sulla sua pagina personale tutte le comunicazioni di competenza: Comunque il Ministero prova ad reinviare la mail agli indirizzi conosciuti a sistema (es. registro imprese) e a notificare la mancata notifica alla Dtl competente. A partire dal 1° aprile 2016 sarà inviata una mail al lavoratore chiedendo di modificare l’indirizzo email errato (o sconosciuto).
9. DOMANDA Qualora un datore di lavoro utilizzi due indirizzi di posta elettronica deve inviare comunicazione su entrambi? Oppure dirottare le dimissioni solo su uno di questi? E quale?
RISPOSTA E’ sufficiente indicare uno tra indirizzo e mail o PEC
10. DOMANDA Se successivamente all’invio del modulo delle dimissioni le parti concordano una data diversa di interruzione del rapporto (antecedente o successiva a quella originaria), deve essere ripetuta la procedura telematica?
RISPOSTA Il modello riguarda la manifestazione di volontà di dimettersi,; la data di effettiva conclusione del rapporto di lavoro sarà rilevata dalla comunicazione di cessazione che il datore di lavoro deve inviare entro 5 giorni
11. DOMANDA Se le parti si accordano di revocare le dimissioni dopo i 7 giorni, quale procedura deve essere adottata?
RISPOSTA La revoca deve avvenire entro 7 giorni dalla data di comunicazione. La data di effettiva decorrenza della cessazione del rapporto di lavoro è quella che risulta dalla comunicazione obbligatoria ovvero, in assenza di tale comunicazione, il rapporto di
lavoro è ancora in essere. Tali informazioni sono messe a disposizione delle direzioni territoriali del lavoro che riceveranno le segnalazioni di comunicazioni di dimissioni / risoluzione consensuale non seguite da una comunicazione obbligatoria di cessazione.
12. DOMANDA Qual è la procedura da seguire se il lavoratore intende rivolgersi alla direzione territoriale del lavoro?
RISPOSTA La procedura è indicata nella nota n. 1765 del 24 marzo 2016
13. DOMANDA Qual è la procedura da seguire se il lavoratore intende rivolgersi al sindacato?
RISPOSTA Nessuna procedura particolare; il lavoratore dovrà esibire un documento di identità
14. DOMANDA E’ necessaria la procedura on-line in caso di dimissioni per giusta causa?
RISPOSTA Si, nei prossimi giorni sarà aggiunta una informazione tra le “Tipologie di comunicazione” apposita, indicando altresì la motivazione
15. DOMANDA Come può essere attestato l’avvenuta ricezione delle dimissioni per il datore di lavoro in caso di invio del modulo ad una posta elettronica non certificata?
RISPOSTA Il sistema rilascia una ricevuta ed inoltre il datore di lavoro ha la possibilità di visionare le comunicazioni inviate nella pagina personale di cliclavoro. Inoltre, a partire dal 1° aprile il lavorator riceverà una comunicazione di “errato” indirizzo del datore di lavoro per dargli la possibilità di rettificare esclusivamente tale informazione, lasciando inalterati gli altri campi
16. DOMANDA La comunicazione on-line delle dimissioni con la nuova procedura, in relazione alla pluriefficacia delle comunicazioni, assolve anche a quella dovuta dal datore di lavoro ai sensi dell’art. 9-bis del DL. 510/1996?
RISPOSTA No, riguardano due adempimenti diversi: uno (quello delle dimissioni) che certifica la volontà di rescindere il rapporto di lavoro e che attiene al lavoratore, l’altro che attiene al datore di lavoro che certifica l’effettiva estinzione del rapporto di lavoro
17. DOMANDA La nuova procedura deve essere adottata anche nel caso il cui rapporto di lavoro può essere risolto nell’area di libera recedibilità?
RISPOSTA La procedura non va attivata nel caso del periodo di prova
18. DOMANDA Come si coordina la nuova procedura con l’articolo 35, comma 4 del d.lgs.198/2006, in caso di dimissioni durante il periodo di matrimonio?
RISPOSTA Per le dimissioni nei casi di cui all’articolo 35, comma 4 del d.lgs n. 198/2006 la lavoratrice dovrà effettuare la comunicazione secondo le procedure previste dal DM 15 dicembre 2015 e poi convalidare le dismissioni presso la DTL (cfr. FAQ n. 3)
19. DOMANDA I soggetti abilitati di natura collegiale (enti bilaterali, commissioni di certificazione ecc..) devono convocare l’intero organo per procedere alla convalida e alla trasmissione del modulo?
RISPOSTA Sono rimesse alle scelte organizzative delle commissioni di certificazione le modalità operative attraverso le quali assicurare il servizio.
20. DOMANDA E’ legittima la predisposizione di una postazione PC presso i locali aziendali dedicata ai lavoratori che vogliano rassegnare le dimissioni e siano sprovvisti di collegamenti telematici privati e personali?
RISPOSTA Il fatto rilevante non è il luogo bensì il possesso del PIN Inps che è personale e non cedibile.
Fonte: consulentidellavoro.it